Rhove è uno dei personaggi emergenti di questo ultimo periodo e sicuramente sa come far parlare di sé.
Solo di qualche settimana fa la notizia che, durante il Battiti Live, un espoente della sua crew si è lanciato sul pubblico facendo stage diving (leggi qui). Tre ragazzi finiti sotto di lui sono finiti all’ospedale.
Ma non mancano anche le polemiche contro la discografia (qui).
Cosa è successo ancora? Perché torniamo a parlare di Rhove e non della musica di Rhove?
Ad Agrigento il cantante si è infastidito perché il pubblico era poco partecipe.
Mi sono fermato perché un quarto di voi era fermo a fine concerto. Non esiste che all’ultima canzone state fermi. Non esiste ragazzi, il concerto è finito e adesso voi non avete ancora saltato. È un problema. Quindi bella per chi ha saltato seguendo le mie vibes provinciali. Il resto mi spiace ragazzi, ma divertitevi un po’ di più. Ciao.
Pare che il cantante abbia poi abbandonato il palco (o forse no, la scaletta era giunta al termine), il tutto testimoniato da video diventati virali sui social.
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RICCARDO ZANOTTI vs rhove
Non tarda ad arrivare la risposta di un suo collega, Riccardo Zanotti de I Pinguini Tattici Nucleari.
Siamo ritornati finalmente alla musica dal vivo e mi è capitato in questi giorni di vedere video aberranti di cantanti che sul palco insultano il proprio pubblico perché non canta o non salta.
Mo’ chi glielo spiega che farli cantare e saltare è compito loro?
È come se un cuoco insultasse i clienti perché lasciano avanzi nel piatto o non mangiano.
Quando si parla di gavetta si parla anche di questo: le serate con davanti 50 persone disinteressate che ti devi conquistare da solo ti insegnano prima di tutto il rispetto, e poi il mestiere. Fare i concerti e fare le hit son due cose diverse, è questi mesi strani ce lo dimostrano ampiamente.
Dopo le polemiche arriva il botta e risposta social tra Rhove e Salmo. Cosa si sono detti?
Noi, come tutti gli appassionati di musica vorrebbero, abbiamo la possibilità di assistere a molti concerti all’anno. Fin da molto prima che All Music Italia nascesse e che ci fossero i social a rendere virali le esibizioni, nel bene e nel male. E prima che la carriera di Rhove inziziasse.
RICORDO…
Ricordo di un J-Ax con gli Articolo 31 e tutta la Spaghetti Funk (quindi con gente ora rinomata, come Takagi, giusto per fare un nome) gratis in piazza a Garbagnate Milanese per la festa del paese. Erano i tempi de La Fidanzata e la gente del quartiere era probabilmente più interessata all’esibizione delle loro figlie che facevano le majorette che alla musica.
INTERVISTA a DJ JAD: “Il concetto di Articolo 31 per me è un valore di vita, io non ho mai mollato”
Ricordo concerti in piazza, durante le feste delle radio, dove se non eri uno con almeno 10 anni di carriera, cantavi prima del tramonto quando c’erano più zanzare che persone. Si fermavano i passanti, qualcuno riconosceva la tua canzone che aveva già sentito in radio, ma altri, la maggioranza, continuava per la propria strada considerandoti poco più che rumore.
Ricordo i locali di musica dal vivo, dove le band erano obbligate a cantare cover di Vasco e Ligabue e all’annuncio “ora facciamo una nostra canzone“, si approfittava per andare a prendere da bere al bancone o andare a fare la pipì.
Ricordo quando gli open act si chiamavano supporter. I Negrita che aprivano Ligabue a San Siro e i già citati Articolo 31 sempre allo Stadio Meazza con audio ridotto a 1/3 di quello che avrebbe poi avuto Vasco Rossi.
Ricordo il pubblico che non solo ignorava, ma addirittura tirava oggetti sul palco durante l’Heineken Jammin’ Festival dei primi anni 2000, quando tutti erano lì ad aspettare Vasco e non erano interessati al cast dell’evento fatto di star nazionali e, soprattutto internazionali.
Poi, nel 2022, arriva Rhove che negli anni dei miei ricordi ancora non era nemmeno nato. Arriva Rhove e se la prende se la gente al suo concerto non salta.
Ed io ricordo ancora gli MC. Maestri di Cerimonie.