Le prossime settimane potrebbero riservare un importante cambiamento nella carriera di Riki, all’anagrafe Riccardo Marcuzzo, artista lanciato nella stazione 2016/2017 di Amici di Maria De Filippi. Secondo le nostre fonti, sempre ben informate, possiamo informarvi in esclusiva che Riki sarebbe in procinto di lasciare il suo manager storico, Francesco Facchinetti.
Il connubio tra i due ha dato vita a un EP, Perdo le parole (triplo disco di platino), un album del 2017, Mania (certificato con il doppio disco di platino) e, a seguire, un album live, Live & Summer Mania e un nuovo disco di inediti pubblicato nel 2020, a distanza di tre anni dal precedente album, Popclub.
In totale Riki ha conquistato in questi sei anni 8 dischi di platino e un disco d’oro. Ma non solo… a questi risultati vanno aggiunti anche duetti internazionali (con i CNCO), oltre a live nei palasport italiani ma anche in diverse location del Sudamerica.
Nelle scorse settimana il cantautore ha pubblicato un nuovo singolo, Ferrari White, il primo di un nuovo percorso musicale che, dopo l’estate, lo riporterà nell’universo a lui più caro… quello delle ballad.
Riki Cambio Manager
Per questa nuova parte della sua carriera Riki però non sarà più seguito da Francesco Facchinetti ma da un nuovo manager. Ma chi prenderà il posto del celebre “figlio dei Pooh“? A quanto ci è dato sapere dall’amico, Deejay e giornalista Stefano Fisico. Un cambiamento che potrebbe portare altri cambiamenti. Riki infatti parrebbe pronto a lasciare la major Sony Music Italy, con cui ha lavorato per tutti i suoi album, per approdare in una delle etichette indipendenti più note del panorama discografico italiano.
In attesa che arrivino comunicazioni ufficiali vi riproponiamo qui a seguire alcuni estratti dall’intervista realizzata a Riki dal nostro Fabio Fiume in cui, in diversi punti, si poteva presagire che alcuni cambiamenti erano in atto. Per vedere l’intervista integrale potete cliccare qui.
Quello che vorrà fare è ritornare a fare qualcosa che sia di profilo ma che arrivi a tutti…
Alla domanda: “Quanto è contato il contesto in cui hai lavorato, ci sono state anche produzioni importanti accanto a te. A volte le produzioni sono anche un po’ invasive. Dove ti hanno aiutato e dove ti hanno danneggiato?” Riki ha risposto così:
Ti devo rispondere da paraculo… quando si lavora in team, ed è bello lavorare in team, io mi ci sono sempre trovato in realtà, vedi anche delegare, ma ci sono delle volte che alcune persone che ti capiscono e altre che ti capiscono di meno. O meglio alcune vogliono far risaltare la tua voce o vogliono far risaltare la tua scrittura, le tue cose, altre vogliono essere altrettanto protagoniste. Non sto parlando di Sciré o di Fish, parlo in generale.
Ma importantissima è stata questa domanda di Fabio: “Cosa vorresti venisse fuori di te nel nuovo lavoro?”
Quello che voglio è riuscire a ritrovare serenità nella scrittura, stimoli, che ce li ho, ma voglio anche dimostrare… l’obiettivo è scrivere un disco bello che mi piace, che lo ascolto e riascolto. A livello di successo l’importante è il mio team, io devo cambiare delle cose, a livello di team, e arrivare ad avere una squadra che creda in me al 100% e mi dedichi 10/12 ore, 8 ore se vogliamo, per il progetto. A quel punto credo di avere l’immagine, l’empatia, il modo di scrivere e cantare giusto per tornare a fare belle cose.