Ricordate quando nel 2021 la musica dal vivo era bloccata dai decreti che Salmo sfidò con un concerto abusivo ad Olbia? Ebbene ora la vicenda si è chiusa anche a livello giudiziario.
Il gesto sconsiderato di Salmo fece particolare clamore riempendo le pagine della stampa, cartacea e web, e mobilitando molti colleghi quasi tutti schierati contro il gesto dell’artista (leggete qui per rinfrescarvi la memoria).
Era il 13 agosto e ora, a poco più di un anno di distanza, la vicenda trova una propria conclusione. A darne notizia è il quotidiano L’Unione Sarda.
Salmo cosa è successo dopo il concerto di olbia?
Le indagini condotte dal procuratore della Repubblica Gregorio Capasso hanno escluso violazioni diverse da quelle delle norme del Regio decreto numero 773 del 1931, ossia il Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza. Non sono state quindi contestate ipotesi di reato o contestazioni che riguardano le misure di prevenzione anti Covid.
In soldoni Salmo dovrà pagare 5.000 euro di sanzione come notificatogli. Anche il dipendente delle della società Lupetti che gestisce la famosa ruota panoramica sotto cui si è svolto il concerto, Alfredo Sechi, dovrà pagare la stessa cifra.
Al suo capo, Kevin Lupetti, era stata già stata notificata una sanzione amministrativa di 1.500 euro dalla Capitaneria di Porto di Olbia per il presunto utilizzo improprio dell’area demaniale concessa a Lupetti dall’Autorità portuale della Sardegna. La sanzione è stata impugnata davanti al giudice di Pace di Olbia.
Insomma la vicenda si conclude con una multa di 5.000 euro per Salmo il quale è reo di non aver comunicato il concerto al questore. Nessun aggravante riguardo alla situazione Covid per il tribunale di Olbia.