Ieri mi ha chiamato un mio amico e mi ha detto: “Mosca, perché non scrivi qualcosa su Bianca Atzei?”
Faccia a punto di domanda: chi è Bianca Atzei?
Senza offesa per i suoi, presumibilmente numerosi, fan, ma io, fossilizzata ai cantanti che ho imparato a conoscere ed amare negli anni ‘90 (papà, ora capisco perché tu ascolti Battiato da 40 anni!), questa qui non l’ho mai sentita nominare o forse pensavo fosse Bianca Balti e facesse la modella.
Da qui inizio a smanettare su internet “Bianca Atzei wikipedia”. Nulla. Quindi non sono l’unica a non conoscerla, non la conosce neanche il sig. Wikipedia Ita, non ha un sito internet, ma c’è su Facebook, Youtbue, Twitter e l’hanno intervistata praticamente tutti i siti.
Ma perché una cantante a me totalmente sconosciuta pare sia così conosciuta sul web? Chi è?
Kekko Silvestre dei Modà ha scritto per lei due canzoni. Nel 2012 si presenta alle selezioni di Sanremo giovani e viene scartata, così ripropone “La Gelosia” con Kekko. Nel 2013, altro anno, altra canzone altro duetto, questa volta con Niccolò Agliardi con “Fino in fondo”.
“La paura che ho di perderti”, sempre del 2013, è una delle due canzoni scritte da Kekko e vede addirittura la partecipazione di Maurizio Solieri, storico chitarrista addirittura di Vasco Rossi. E i Modà se la sono pure portata in tour… Per lei si scomoda anche Gianni Morandi che la convoca (non nella Nazionale Cantanti) per i suoi concerti estivi all’Arena di Verona.
A dicembre del 2013 si scopre che ha presentato, insieme ad Alex Britti, una canzone per il Festival di Sanremo. Vabbè, di Sanremo non se ne è fatto niente, ma l’Atzei la canzone con Britti l’ha fatta e si chiama “Non è vero mai”:
Leggendo le varie interviste (la strana coppia è stata anche a Verissimo), scopro che lei è un’artista Ultrasuoni e nel sito dell’etichetta discografica si possono vedere anche i faccioni di Silvestre e di tutti i suoi Modà. A questo punto mi viene il dubbio: Kekko ha visto Bianca ed è rimasto affascinato dalla sua voce al punto di chiedere alla sua etichetta di mettere sotto contratto anche lei oppure, avendola già messa sotto contratto l’etichetta ha deciso di farsi dare una mano dai decisamente più noti Modà?
Non mi fermo qui, cerco informazioni su Ultrasuoni, etichetta discografica nata nel 2010 dalla collaborazione di… tenetevi forte… tre esponenti delle maggiori radio italiane: RDS, RTL e Radio Italia. Ma andiamo con ordine… perché qui stiamo sconfinando in quello che faccio ogni giorno per lavoro, ma senza i mezzi che di solito mi supportano, quindi mi devo affidare totalmente alle notizie internet.
Da un articolo pubblicato su Millecanali nel maggio 2013 apprendiamo che Ultrasuoni Srl è detenuta, pari quote, da Baraonda Edizioni Srl il cui dominus è Lorenzo Suraci di RTL, Mario Volanti di Radio Italia e Dimensione Galassia che fa capo, per il 100% del capitale, a Eduardo Montefusco di RDS.
Queste tre radio, dai dati di Radiomonitor del 2013, fanno insieme quasi 10 milioni di ascoltatori, su neanche 35 milioni complessivi, ovvero raggiungono il 28,67% degli ascoltatori delle radio e il 19% della popolazione italiana.
Ora mi chiedo: ma se tre fra le principali radio italiane, tre radio che fanno quasi il 30% del mercato, ci propinano a raffica, le canzoni di una cantante e ci ripetono, in un loop continuo, che è il fenomeno musicale dell’anno, che le organizzano duetti con i fenomeni musicali degli ultimi anni o con artisti affermati (anche se un po’ in declino), siamo sicuri, ci metteremmo la mano sul fuoco che lei ci piace più della bravissima ragazza che lavora al bar del nostro paese e sono 10 anni che cerca, in tutti i modi, la porta giusta per entrare nel mondo della musica?
Intendiamoci, non sto dicendo che non sia brava (non credo che questi illustri imprenditori della musica nostrana si sarebbero tanto esposti per far cantare una ragazza carina che non sarebbe arrivata neanche alla finale del SuperKaraoke di Fiorello), mi sto solo chiedendo quanta parte del successo di un artista sia merito suo e quanta, invece, debba essere riservata ai contatti, alle conoscenze, alle possibilità che, chi ti sta dietro, ti può offrire. In questo caso si parla di passaggi radiofonici, tanti passaggi radiofonici ed un martellamento nei confronti di 10 milioni di italiani, cosa che la nostra ragazza del bar sotto casa non ha, lei al massimo canta sotto la doccia mentre il vicino di casa picchia le mani sul muro chiedendole di smetterla perché deve vedere “I pacchi” su Rai Uno!
Bianca, ora la palla passa a te (e ai tuoi fans, ma i fans, proprio per definizione, non hanno un’opinione imparziale… altrimenti che fans sarebbero?). Quanto del tuo successo è merito del trio Suraci-Volanti-Montefusco e quanto, invece, vai a soddisfare un bisogno (in me sicuramente ancora latente) che la musica italiana aveva? Qual è la vera chiave del tuo successo che ti distingue da tutte quelle cantanti (ma anche cantanti maschietti) con indubbie qualità che ci provano ci provano e non ci riescono?
Ripeto ancora una volta per non creare equivoci: qui si parla di successo radiofonico, non di bravura, né di qualità artistiche che do per scontate (in Bianca e non solo).