Mandark Dio testo e significato del nuovo singolo della scommessa pop punk di Carosello Records, una canzone che affronta temi importanti come la guerra ma anche gli abusi sui minori.
Mattia Cesarini, in arte Mandark, romano classe 2002 ha esordito a gennaio 2020 e nel 2021 ha pubblicato un EP autoprodotto, Brividi. A marzo 2022 firma con Carosello Records con la quale ha pubblicato i singoli Lola e Umano quest’ultimo scelto da MTV New Generation come brano dell’ Artista del mese ad aprile scorso.
Oltre alla musica, tre grandi passioni di Mattia sono la moda (è stato scelto come volto per la campagna Richmond della primavera ’22), il fumetto e il gaming.
Tornando al nuovo singolo, fuori dall’11 ottobre, il brano è stato prodotto da Wepro, e vuole essere un urlo violento e disperato in cui Mandark sfoga la rabbia accumulata di fronte alle ingiustizie e alle atrocità del mondo, smentendo tutti coloro che rimproverano ai giovani di non avere un proprio pensiero sui problemi contemporanei e di giacere nell’indifferenza, senza valori né ideali.
Mandark Dio significato del brano
Dio è un brano audace, diretto e a tratti feroce, che è frutto di lunghe riflessioni che hanno portato a una prima presa di consapevolezza delle molte iniquità e ingiustizie che vengono reiterate in tutto il mondo.
Con schiettezza e irriverenza Mandark immagina un dialogo faccia a faccia con Dio. Una sfida sul ring a colpi di domande e richieste di spiegazioni sui perché che attanagliano l’essere umano.
Nel testo trovano spazio macro temi sociali come l’omertà di alcuni casi di pedofilia a carico di figure clericali, la guerra in Siria, le repressioni violente attuate da figure di Stato armate, le carestie e la povertà. Il tutto mescolato ad argomenti più strettamente personali che lo hanno segnato, come la mancata conoscenza della figura paterna.
Mandark ha così sui social con queste parole il brano:
“QUANDO HO SCRITTO ‘DIO’ ERO IMMERSO DALLA TESTA AI PIEDI NEL MOMENTO PIÙ BUIO DELLA MIA VITA, E VI ASSICURO CHE HO AVUTO UNA VITA DI MERDA.
IL MONDO MI STAVA CROLLANDO SOTTO I PIEDI, PIÙ ERO CONVINTO DI AVER TOCCATO IL FONDO E CHE PEGGIO DI COSÌ NON POTESSE ANDARE, PIÙ CONTINUAVO A SCENDERE.
AD UN CERTO PUNTO HO CAPITO CHE IL FONDO NON ESISTE, E IN QUEL MOMENTO MI SONO TROVATO FACCIA A FACCIA CON LA DEPRESSIONE.SONO ANDATO IN TERAPIA, MA NON SERVE A UN CAZZO SE IL PAZIENTE (IO) NON COLLABORA. CE L’AVEVO CON IL MONDO MA NON POTEVO PRENDERMELA CON NESSUNO, QUINDI HO SCRITTO UN PEZZO IN CUI ME LA PRENDO CON TUTTO QUELLO CHE NON MI STA BENE, CON TUTTO CIÒ CHE È INGIUSTO E CON CHI DOVREBBE AIUTARCI MA SE NE SBATTE IL CAZZO.
L’HO SCRITTO UN ANNO FA E L’HO SEMPRE TENUTO PER ME ASPETTANDO IL MOMENTO GIUSTO PER PUBBLICARLO, POI HO CAPITO CHE IL MOMENTO GIUSTO NON ESISTE QUINDI VAFFANCULO LO PUBBLICO E BASTA CONSAPEVOLE CHE POTREI GIOCARMI LA REPUTAZIONE, LA FACCIA E LA LIBERTÀ DI PAROLA“.
Mandark Dio testo e audio
Sai me ne laverei le mani
come fa il Vaticano con i veri poveri
e con i peccati di quei Cardinali
dai, porgi l’altra guancia
nell’alto dei cieli c’è Dio che ci guarda
e se non fai quello che dice si arrabbia
Che mi spiegasse la guerra in Siria
e la gente che muore di fame
le violenze della polizia
e perché non conosco mio padre
chi lo prega possa terminare
perché è terminale dentro un ospedale
la mia libertà non la porterai via
finché mi ricorderò come volare
E se vuoi darmi di più
allora dammi tutto quello che hai
però sta attenta io sto male, sto fuori
però se mi chiedi è t’apposto
tutto è più bello da fuori
per questo entro di nascosto
La mia più grande paura
e che poi alla fine non ci estingueremo
come tua madre, come il suo mutuo
come chi cerca l’amore davvero
e dureremo come la tua tinta
per un mese ti mandano in fissa
mi butterai via come il telegiornale
come una notizia che non fa notizia
Sai me ne laverei le mani
come fa il Vaticano con i veri poveri
e con i peccati di quei Cardinali
dai, porgi l’altra guancia
nell’alto dei cieli c’è Dio che ci guarda
e se non fai quello che dice si arrabbia
Che mi spiegasse la guerra in Siria
e la gente che muore di fame
le violenze della polizia
e perché non conosco mio padre
chi lo prega possa terminare
perché è terminale dentro un ospedale
la mia libertà non la porterai via
finché mi ricordo come volare