Nella seconda puntata dei bootcamp di X Factor 2022 andata in onda giovedì 13 ottobre sono tornati ad esibirsi gli STT, duo di fratelli che alle Audition ottenne quattro sì e fece commuovere Fedez. Questa volta però il nuovo inedito non ha convinto il loro possibile giudice, Dargen D’Amico. Il rapper e producer lo ha “definito” una cover di Shakerando di Rhove. Ma è davvero così?
I ragazzi durante la puntata hanno sottolineato che, a loro avviso, i brani non si somigliano e se questa somiglianza c’è è dovuta al fatto che sia loro che Rhove si ispirano al rap francese. Hanno inoltre sottolineato di aver scritto il brano ad ottobre del 2021, prima quindi dell’uscita di Shakerando (lanciata a dicembre del 2021) ma di averla pubblicata solo in seguito (aprile 2022).
Noi, come capita spesso sul nostro sito, abbiamo deciso di andare a fondo sulla questione e abbiamo interpellato il Maestro Luca Valsecchi.
Ricordiamo che il Maestro è un perito plagi certificato, professionista specializzato, tra le altre cose, nel determinare le comparazioni musicali nel contesto delle Cause di plagio musicale. Valsecchi ha ascoltato approfonditamente Shakerando di Rhove e Halo degli STT. Lasciamo la parola a lui e alla sua analisi.
X FActor 2022: STT vs Shakerando di RHOVE
L’analisi di comparazione tecnico – musicale fra HALO e SHAKERANDO determina una serie di corrispondenze su pressoché tutti i parametri costituenti le due canzoni.
- Entrambe le song sono costruite su due identici accordi minori;
- Vi sono piene corrispondenze su tutti i campioni (timbri “strumentali”) utilizzati nelle rispettive basi strumentali;
- Questi stessi timbri trovano una impressionante corrispondenza anche nel loro utilizzo compositivo; senza nulla togliere alle corrispondenze di detti utilizzi, colpisce in modo particolare e quindi chiaramente udibile anche dall’utente medio la totale corrispondenza del caratterizzante elemento ritmico percussivo che “stacca” i medesimi accenti, sottolineando come questi caratterizzino entrambe le canzoni, in modo nemmeno banale, e ciò nonostante pienamente corrispondente al 100%
- La costruzione formale (i vari “blocchi” delle canzoni che si susseguono l’un l’altro) trova piena corrispondenza, ed anche in questo caso si evidenzia una caratteristica sospensione ad effetto (in levare) di due frasi musicali già di per sé corrispondenti fra loro, la quale non passa musicalmente inosservata, al contrario è un ulteriore elemento di caratterizzazione delle due singole canzoni, e con relativa corrispondenza del 100%;
- Le melodie dei due incisi trovano più che significative corrispondenze lungo gli interi perimetri musicali.
Ritengo non occorra aggiungere altro.
Uscendo dalla pura analisi tecnico – musicale, la quale non si presta ad interpretazioni, occorre chiarire che non ci si tutela asserendo di aver scritto una canzone “prima” per pubblicarla “malauguratamente dopo”.
A tal riguardo occorre fare due considerazioni: innanzitutto, se bastasse la pubblicazione di una canzone (intesa come pubblica divulgazione) per “tutelarsi” in situazioni come quella in oggetto, sarebbe fin troppo facile chiedersi a cosa servano i depositi SIAE.
- Da tecnico della materia, puntualizzo di come la pubblicazione e la tutela di una composizione musicale siano due cose totalmente diverse: il deposito legale di una composizione determina una prova “spendibile” nelle sedi giudiziarie per stabilire in quale giorno e ora un soggetto (chiamato Autore) ha ufficialmente creato una musica, nella sua precisa consistenza musicale, quindi esclusivamente tramite il deposito dello spartito, come ho già spiegato in questa intervista che ho recentemente rilasciato ad All Music Italia.
- Dalla pubblicazione si può ricavare in quale momento è stata effettuata la stessa, ma non sono determinabili né il momento creativo né gli Autori e gli aventi diritto di una composizione musicale. Ecco perché esiste il deposito LEGALE delle composizioni musicali.