Tiziano Ferro I Miti testo e significato del brano, undicesima traccia contenuta nell’album Il mondo è nostro.
Dopo aver collaborato con artisti come Ivano Fossati e Franco Battiato, Ferro canta con un altro grande cantautore italiano… Roberto Vecchioni che di questo brano è solo interprete per un cameo d’eccezione.
Tiziano Ferro i miti significato del brano
Ecco come ne parla Tiziano:
“I Miti è una canzone swing nata con l’unico intento di divertirmi.
Parla dei miti personali di ognuno di noi, il tutto in modo molto ironico (I miti è meglio non conoscerli, specialmente quando sei triste sembrava che ti somigliassero).
La scelta di inserire un piccolo cameo di Roberto Vecchioni nel brano con me non è casuale. Lui è da sempre un mito per me, uno dei motivi per cui scrivo canzoni, uno dei ‘colpevoli’ ispiratori a vita. Sapevo che un uomo così profondo e tenero non si sarebbe tirato indietro di fronte al sarcasmo di questo brano.
Testo e andamento sono goliardici e un vero mito non si ferma di fronte a questo anzi più lo fai più sei un mito. Perché Roberto mito lo è di certo. Ho cercato di scherzare sull’umanità di questi miti, sul palco sono giganti irraggiungibili ma poi allo specchio solo esseri umani pieni di fragilità.
L’arrangiamento poi è un tributo a un’altra delle mie passioni: lo swing. Ho registrato tutto in presa diretta con una big band alle mie spalle. Davvero eccitante per chi, come me, è cresciuto con maestri di ‘voce’ come Sinatra e Dean Martin”.
Tiziano Ferro i miti testo e audio
(di Tiziano Ferro
Publishing: Sugarmusic Spa, Pandar Italia Srl)
I miti è tanto meglio non conoscerli,
perché
Specialmente i giorni in cui sei triste,
perché
Più sembrava che ti somigliassero,
perché
Più li vedi e meno si capisce
perché
Pensi alla fedeltà che gli giurasti
Ridisegnando i tuoi sui suoi difetti
E tanto peggio se conti gli anni che gli hai donato e
i conti non tornano
I miti sanno sempre quasi tutto
E quanto sono innocui nonostante ciò che è detto
Lo sanno, stringono la mano
Mimando tenerezza,
ti guardano comunque da lontano
E anche se si vede,
nascondono nel loro dolore
le pieghe
I miti è tanto meglio non conoscerli,
perché
Specialmente i giorni in cui sei triste,
perché
Più sembrava che ti somigliassero,
perché
Più li vedi e meno si capisce perché
Pensi alla fedeltà che gli giurasti
Ridisegnando i tuoi sui suoi difetti
E tanto peggio se conti gli anni che gli hai donato e
i conti non tornano
Ed io che a 15 anni i cantautori non capivo
E a chi dichiarava il contrario non credevo
Ma è meglio un presente a dibattere
Che un futuro senza carattere
I miti è tanto meglio non conoscerli,
perché
Son sempre troppo bassi stronzi o grassi
Oppure troppo belli per i cuori giù in cantina
Quelli che scarseggian d’autostima
Troppo seri o troppo poco
Educati o poco a modo
Silenziosi o sorridenti
Da abbracciare o indifferenti
Dio, i miei miti per favore…
non farmi mai incontrare!!!
Foto di Walid Azami