Il 18 novembre Zucchero ha presentato alla stampa le sue date evento alla RCF Arena di Reggio Emilia (trovate qui dettagli e la nostra video intervista). Oggi il cantautore fa pervenire a tutta la stampa un chiarimento su alcune sue dichiarazioni sul Festival di Sanremo che sono state mal interpretate o strumentalizzate.
La domanda per l’appunto verteva sull’argomento musicale del momento e che terrà banco per i prossimi mesi, il Festival della Canzone Italiana. A chi gli chiedesse se sarebbe andato in veste di ospite il cantautore ha risposto con ironia: “Ma se non mi vogliono neanche in gara“. Quest’affermazione è subito diventato la notizia principale per molte testate che hanno titolato: “Zucchero: a Sanremo non mi vogliono nemmeno in gara“.
Da qui la precisazione del cantautore che vi riportiamo a seguire:
“Ieri ho tenuto una conferenza stampa a Reggio Emilia per annunciare i miei 2 concerti alla RCF Arena (9 e 10 giugno 2023) e con la mia solita bonaria ironia e sincerità ho risposto alle domande dei giornalisti presenti.
Non sono quello dei “no comment”, io non svicolo e vado diretto, ma vedere addirittura dei titoli come “A Sanremo non mi vogliono neanche in gara” è diverso da quello che intendevo dire perché ovviamente era una battuta ironica.
Ci tengo a specificarlo: io non ho mai inviato un brano ad Amadeus, nella sua veste di Direttore Artistico, per eventualmente partecipare in gara al Festival di Sanremo. La mia era solo un’ironica provocazione…“
Un’altra cattiva interpretazione da parte di alcuna stampa sembrerebbe esserci stata sulle dichiarazioni che, a parer di Zucchero, Beatles, Bono e U2 sono pessimi musicisti…
“Tra l’altro, ieri non ho mai detto che i Beatles, Bono e gli U2 sono pessimi musicisti, non ho mai usato quel termine, non oserei mai, ma ho detto che anche i Beatles e gli U2 hanno ammesso di non essere dei musicisti tecnicamente virtuosi ma mediocri, eppure hanno scritto canzoni incredibili che sono entrate nel cuore della gente.
Un abbraccio a tutti
Zucchero “Sugar” Fornaciari“
Foto di Daniele Barraco