In questi ultimi mesi la radiofonia italiana ha versato infinite lacrime per la scomparsa, prima, di un talento puro come Roberto Gentile (storico conduttore di Radio Subasio) e, oggi, di un altro numero uno del mezzo come Joe Violanti.
A darne l’annuncio è stato l’amico fraterno e compagno di mille avventure in diretta Charlie Gnocchi, con cui Joe ha portato avanti la coppia comica ‘Charlie & Joe‘ dal 1991 al 2004 e con cui, poi, ha condiviso qualche altra esperienza nei network senza mai avere momenti di calo.
La notizia ha scosso tutti perché arrivata da un giorno all’altro, come un fulmine a ciel sereno. Joe, infatti, ha iniziato a stare male soltanto il mese scorso e in pochissimo tempo le cose sono degenerate fino alla scomparsa che è avvenuta solo poche ore fa a soli 63 anni.
Chi vi scrive è un conduttore radiofonico che con questi nomi e con le loro voci è cresciuto, cercando di ‘rubare’ il più possibile ed emulare con rispetto e profonda stima.
Con il tempo, però, ci si rende conto che riuscire a emulare caratteristiche uniche davanti al microfono, come quelle che indubbiamente appartenevano a Roberto Gentile e Joe Violanti, è pressoché impossibile.
I sorrisi sinceri in diretta, l’empatia, il talento innato non sono cose che si insegnano, né tantomeno possono essere copiate, e sono proprio queste caratteristiche ad aver reso questi due grandi protagonisti della radio due colonne portanti non soltanto per gli addetti ai lavori ma, soprattutto, per gli ascoltatori e i telespettatori.
La radio e la musica vi saranno grate per sempre.