Amici 22 Mezkal storia del cantautore 18enne entrato nella scuola nella registrazione di giovedì 9 febbraio in onda domenica 13.
Diego, questo il vero nome del 18enne romano nato il 15 giugno 2004. Il suo nome d’arte è legato ad un aneddoto sul viaggio in Messico in cui i suoi genitori lo hanno concepito.
Il Mezcal infatti è un distillato alcolico messicano prodotto con la parte centrale dell’Agave che viene aromatizzato mettendo all’interno della bottiglia una larva d’insetto.
Diego ha diversi tatuaggi tra cui una luna e una cattedrale sulla spalla sinistra e, sul avambraccio sinistro uno che richiama proprio questa storia ovvero la scritta “Necho in Messico” ovvero “Fatto in Messico”.
18 anni, studente e lavoratore nel backstage dei concerti, Diego quest’anno dovrò sostenere l’esame di maturità.
Mezkal il percorso musicale prima di Amici
Seppur giovanissimo Mezkal ha già alle spalle un percorso musicale variopinto e corposo. Inizia a suonare la chitarra da piccolo e inizia come tanti ragazzi un percorso nelle band.
Inizialmente incide infatti due album nelle vesti di chitarrista con un gruppo di veterani del glam rock quindi diventa frontman di un gruppo di coetanei.
Dopo lo scioglimento della sua band liceale si dedica alla carriera da solista, prima come Ego, quindi come Mezkal e, con Wepro alla produzione, pubblica in singoli Tutta la città, Gioia, Dove e, lo scorso 20 dicembre, Lucido (qui testo e audio).
Diego è legato da un profondo sentimento di amicizia alla cantautrice Caffellatte.
Il ragazzo nella puntata del 12 febbraio viene scelto da Rudy Zerbi, che lo ha notato ai casting e lo ha fatto seguire per un mese ed ora vorrei capire se farlo entrare nella scuola, ad un mese dall’inizio del serale, sostituendo però un dei suoi allievi ovvero: Aaron, Piccolo G o Jore.
Il brano inedito che convince Zerbi a dargli un posto, almeno per il momento, nella scuola, si intitola Quattro.
Qui il video della sua esibizione.
MEZKAL quattro testo
(tu du du, tu du du)
Non posso che sentirmi in colpa se
pretendo sempre un po’ di più da te
tu du du du, tu du du tu du du du du
Giuro va tutto bene è solo che
quando ti guardo perdo un po’ di me
(tu du du, tu du du)
ma fa niente anche se
Spaccherei la faccia al tuo nuovo ragazzo
perché il modo in cui guarda mi ricorda tanto me
come guardavo a te
ma noi non ci guardiamo più
casino nella testa
accendo la tv sperando mi distragga
sono le quattro e l’alba non è vicina alla tue labbra
non c’è spazio per le mie labbra
Penso mi un po’ e il vuoto si colora
l’amore che ti do non è solo una parola
non è musica che suona a tempo,
ti chiedo scusa se per troppo tempo
ti ho lasciata in sospeso
Non ci parliamo più, casino nella testa
vorrei che fossi tu quel cielo nella stanza
sono le quattro è l’alba
non è vicina alle tue labbra
non c’è spazio per le mie labbra
Sono le quattro e mi manca l’aria