La politica entra nel Festival di Sanremo 2023 con la polemica su diversi episodi accaduti nella kermesse tra cui l’esibizione nella serata finale di Rosa Chemical e il bacio con Fedez. Amadeus risponde così in conferenza stampa a chi ipotizza che potrebbe cambiare qualcosa in Rai e che il suo quinto Festival, teoricamente già confermato lo scorso anno (Amadeus fu confermato a fine Sanremo 2022 per altre due edizioni del Festival).
Il direttore artistico del Festival è stato premiato anche quest’anno dagli ascolti, mai così alti dallo storico Sanremo del 1995 di Pippo Baudo.
Anche la serata finale di Sanremo 2023 conferma il trend positivo con una media di 12.256.000 spettatori e il 66% di share nonostante la durata (si è chiuso quasi alle 2:30 di notte e la rivelazione Auditel, dalle 2 di notte, passa al giorno successivo, questo vuol dire che persino la proclamazione del vincitore non è “conteggiata in questo dato, il più altro al 1997.
Amadeus risponde all’ipotesi della non conferma
Nonostante questi risultati in sala stampa chiedono al presentatore cosa farà se la politica, legata indissolubilmente alla tv di stato, decidesse di entrare in gioco. Queste le sue parole:
“E se mi mandano via vado via che devo fare. Credo che il parallelo che faccio sempre con lo sport sia corretto. Vincono i risultati, se chiunque dovesse dirmi che il mio mandato finisce qua ne prendo atto e personalmente conservo quattro anni bellissimi per tutta la mia vita, veramente con il piacere di aver fatto quello che desideravo fare.
Poi nella vita al di là dei Festival o del Festival che farò dipende tutto da un risultato perché poi se si fanno dei risultati come questi hai una forza, se avessi fatto il 15/20% di share in meno è chiaro che sono un allenatore esonerabile, Quindi sono consapevole che qualsiasi elemento, qualsiasi allenato è forte finché la squadra vince. Se la squadra perde anche i pi grandi allenatori sono a rischio di esonero.
Ecco perché io dico – Devo portare quello che sento. Perché se devo sbagliare devo poter dire che ho sbagliato perché ero io che ho pensato qualcosa che non ha funzionato, peggio sarebbe, ho sbagliato perché ho dato retta a qualcuno che mi ha chiesto o obbligato a fare delle cose che io non pensavo.
Bisogna sbagliare con le proprie idee, non con le idee di un altro perché poi chi sbaglia con le idee di un altro se ne va, e quello che ti ha dato le idee sbagliate rimane lì”.