Rosa Chemical è stato sicuramente l’artista tra quelli in gara al Festival di Sanremo che più ha fatto discutere. Discussioni che sono partite già prima dell’inizio del festival da parte di Fratelli d’Italia (vedi qui) e sono continuate dopo il bacio della serata finale con Fedez.
I politici anche dopo la fine del Festival si sono fatti sentire per manifestare il loro dissenso. Per esempio il vicepremier Antonio Tajani che ha dichiarato:
“Bisogna rinnovare i vertici di tante aziende, la Rai si vedrà… sul Festival non condivido certe scene in prima fascia, bisogna rispettare le altre persone, si possono dire cose senza offendere, non parlo solo del bacio, c’è stato qualcosa in più… e a quel punto ho cambiato canale. Io credo che sia un disvalore presentare in modo volgare alcune posizioni, la volgarità su Rai 1 con il canone che pagano tutti non va bene, il servizio pubblico deve rispettare tutti i cittadini.”
Immancabile poi Matteo Salvini:
“Mi piace Mengoni che ha vinto, mi piace Mr Rain, poi Rosa non attira il mio gusto. Fedez? Ognuno fa il suo mestiere, ma la Rai è pagata dagli italiani, è servizio pubblico, vedere certe scene… mi sembrano cose un po’ volgarotte.”
Al di là del pensiero dei singoli e delle opinioni di ognuno quel che è certo è che il pezzo portato sul palco del Festival da Rosa Chemical, Made in Italy, ha fatto discutere molto. Il messaggio di libertà sessuale è stato spiegato in maniera approfondita dall’artista in un monologo a Le Iene:
Il monologo di Rosa Chemical
Ho sempre pensato alla mia musica come ad un mezzo più che a un fine, e al palco del Festival di Sanremo come a un’opportunità più che a una gara.
Difatti, oltre ad una canzone, ho scelto di portare un messaggio: libertà, uguaglianza, sesso, follia e anche un nuovo tipo di amore, che mi piace definire con meno divieti.
Lo so ci hanno insegnato che per amarsi servono un uomo e una donna. Che il tradimento è quando al di fuori di una coppia subentra un’altra persona e che certe cose è meglio tenercele per noi perché potrebbero spaventare chi non è predisposto al confronto.
E se vi dicessi che è vero ma che c’è dell’altro? Se vi dicessi che due donne e due uomini si possono amare allo stesso modo di un uomo e una donna? Se vi dicessi che il tradimento è quando viene meno la fiducia, che non c’entra nulla con il sesso?
Se vi dicessi che esiste un nuovo tipo di relazione nella quale si può amare una persona e allo stesso tempo soddisfare i propri desideri sessuali al di fuori della coppia?
Se vi dicessi che non è normale considerare anormale una donna che pratica dell’auto erotismo?
E se vi dicessi che con il sesso si può giocare, sperimentare, esplorare, uscire dalla comfort zone senza che il proprio piacere venga etichettato come malato?
Non accuso chi vive l’amore in modo più tradizionale, ma chiedo ascolto per chi non vuole più nascondersi. Per chi ama la libertà, per chi si è sentito sbagliato, invece era semplicemente diverso.
Questo messaggio fa paura. O forse sono io, visto che la politica, ancor prima che aprissi la bocca, ha cercato di tapparmela.
Ho sempre amato essere un artista di rottura. E visto quello che è successo qui, qualcosa da rompere c’era, altrimenti avrei rotto solo le palle.
Dicono l’hanno già fatto Renato Zero, Patty Pravo, Achille Lauro. Non c’è niente di nuovo. Ma se fosse così sarei passato inosservato. E invece c’è chi si è scandalizzato per un po’ di make up, qualche tatuaggio e delle unghie smaltate.
Un uomo può mettersi rossetto e mascara, giocare con la sua parte femminile e non per questo essere considerato meno uomo di altri.
L’ultima parte del suo discorso Rosa la concentra su quanto accaduto su Fedez, uno scherzo, un gioco di cui lo stesso Federico non era a conoscenza…
Ma soprattutto qualcuno si è scandalizzato per un bacio tra due amici. Qualcosa di cui avevamo già discusso in maniera scherzosa, solo che io poi gliel’ho dato veramente. Fedez era imbarazzato. Ma l’imbarazzo del cantante più famoso d’Italia è stato bello, divertente, vero.
E di fronte ad una manifestazione di affetto fra due amici si è finito a discutere di consenso. E di un uomo sposato che tradisce la moglie sul palcoscenico più importante d’Italia. Una follia.
Ci ripetono che siamo liberi per nascondere che in realtà tutta questa libertà non c’è. Almeno fino a che non te la prendi. Io me la sono presa.