Il Festival di Sanremo 2023 si è concluso da una settimana esatta ma continua a far parlare di sé. Per le polemiche direbbe qualcuno, ma per fortuna anche per le canzoni (qui i risultati della prima settimana). Tra i grandi nomi che hanno detto la loro sulla kermesse anche l’ex “dittatore artistico” (così si era soprannominato lui stesso) Claudio Baglioni.
Il cantautore è stato ospite al Tg1 per presentare il suo nuovo tour e, a domanda, ha risposto che non è. riuscito a vedere il Festival in quanto impegnato con i live nei teatri lirici aggiungendo: “Ne ho sentito parlare molto. Avendo fatto il direttore artistico per due anni, so quanto sia difficile questo mestiere. In ogni caso, Sanremo è un fenomeno, credo ce ne siano pochi al mondo.
Probabilmente, in certe occasioni, le canzoni diventano un contorno del contorno. Forse si potrebbe riequilibrare, forse si potrebbe mettere accanto a Sanremo un piccolo festival delle musiche, alla stessa stregua del festival del cinema o di opere letterarie“.
Parole che sono apparse decisamente strane visto che, non solo Amadeus, suo diretto successore alla guida del Festival, è riuscito a unire i risultati in termini di ascolto alle vendite portando a casa dei Festival con il maggior successo di vendite dagli anni ’90 in poi, ma sopratutto perché, quanto da lui suggerito su festival collaterali a Sanremo, è qualcosa che volendo avrebbe potuto fare lui nei suoi due anni alla guida della kermesse (nel 2018 e 2019).
Su Twitter sono stati diversi i commenti contro queste dichiarazioni. Da chi ha affermato: “A parte Mahmood, Ultimo e qualche nome del podio non ricordo i cantanti e le canzoni dei suoi Festival” a chi ha definito le due edizioni di Claudio Baglioni come “3 ore di auto concerto“.
Claudio Baglioni critica il festival al tg1 dicendo che le canzoni sono diventate un contorno quando dovrebbero essere protagoniste. Certo perché quando lo ha presentato lui era: 3 ore di autoconcerto e 1 ora tutti e 28 i cantanti. Ma perché non tace?
— Patry (@Patry_P_) February 15, 2023
E voi cosa ne pensate? Quel che è certo, numeri alla mano è che effettivamente i Festival guidati dal cantautore sono stati seguiti in termini di ascolti ma anche molto criticati: dall’eccessiva presenza nel cast di artisti della società del suo manager, la Friends & Partners, al numero sproposito di ospiti (tra cantanti, attori e altre presenze, 36 nel primo anno e 28 nel secondo) passando per i troppi momenti in cui, tra duetti e momenti da solo, Baglioni ha spostato l’attenzione sui brani del proprio repertorio.