14 Marzo 2023
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14 Marzo 2023

Eurovision, ‘Zitti e Buoni’ dei Maneskin sul podio dei brani più orecchiabili per la scienza. Superati gli ABBA

Il brano ha ottenuto un punteggio di 9,44 nella scala della ballabilità e di 8,2 in quella dell'orecchiabilità. Tutti i dati

Eurovision Måneskin
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La partecipazione dei Maneskin all’Eurovision con Zitti e buoni che legame ha con la scienza?

Eurovision Song Contest 2023 è alle porte e a giocarsi la vittoria ci sarà anche Marco Mengoni con Due Vite, ma l’Italia potrà tifare anche per l’italo norvegese Alessandra Mele e per i Piqued Jacks in gara per San Marino.

Questo, però, è il futuro e ci sarà spazio e tempo per approfondire. Riguardo al passato, invece, è appena stato reso noto uno studio molto interessante.

Secondo gli esperti di BonusFinder Italia esistono delle canzoni che sono più orecchiabili per il pubblico rispetto alle altre in questi 60 anni di Eurovision.

Maneskin:  lo studio dei brani più orecchiabili dell’eurovision

Lo studio è stato portato avanti con cinque metriche e, in base al punteggio finale, la media ha scandito la classifica dei brani più orecchiabili della storia dell’ Eurovision.

Le metriche sono le seguenti:

  • Popolarità: quanto è stata accolta la canzone dal pubblico in generale, in base alle visualizzazioni/ascolti su YouTube e Spotify.

  • Ballabilità: quanto una canzone è bella da ballare, in base a elementi quali il tempo, la stabilità del ritmo, la forza della battuta e la regolarità generale.

  • Energia: il grado di energia del brano in base alla velocità e al volume. In genere, i brani energici sono veloci, forti e rumorosi.

  • Lirismo: quante parole pronunciate/cantate/rappeggiate sono presenti in un brano.

  • Valenza: misura il grado di positività/felicità di un brano. I brani con una valenza elevata hanno un suono più positivo.

In base a questi cinque valori, la classifica stilata da BonusFinder Italia recita così:

Classifica

Eurovision 

Anno

Paese

Canzone 

Cantante

Punteggio di orecchiabilità /10

1

2005

Grecia

“My Number One”

Helena Paparizou

8,63

2

2009

Norvegia

“Fairytale”

Alexander Rybak

8,26

3

2021

Italia

“Zitti e buoni”

Måneskin

8,20

4

2022

Ucraina

“Stefania” (Стефанія)

Kalush Orchestra

8,11

5

1981

Regno Unito

“Making Your Mind Up”

Bucks Fizz

8,07

6

2018

Israele

“Toy”

Netta

8,03

7

1984

Svezia

“Diggi-Loo Diggi-Ley”

Herreys

7,68

8

2006

Finlandia

“Hard Rock Hallelujah”

Lordi

7,61

9

1974

Svezia

“Waterloo”

ABBA

7,49

10

1982

Germania

“Ein bißchen Frieden”

Nicole

7,32

 

Zitti e Buoni ha reso i Måneskin un fenomeno globale e questa classifica ne è un’ulteriore prova lampante. Una superiorità netta anche rispetto agli storici ABBA con Waterloo.

La canzone degli italiani ha ottenuto un punteggio di 9,44 nella scala della ballabilità e di 8,2 su 10 in quella dell’orecchiabilità, mentre Waterloo degli ABBA si ferma a 7,49.

Sono, invece, 94 milioni di visualizzazioni sul canale YouTube dell’Eurovision per i Maneskin, unite ai 161 milioni del loro canale ufficiale. Un numero totale che il gruppo svedese non scruta neanche all’orizzonte.

Il punteggio finale è una media ponderata di percentuali di popolarità, ballabilità, energia, lirismo e valenza.

Inoltre, le medie di queste caratteristiche per tutte le canzoni vincitrici sono state confrontate con quelle non vincitrici per produrre alcune statistiche aggiuntive che possono essere utilizzate per aiutare a prevedere la prossima canzone vincitrice.

chi vince secondo la scienza nel 2023?

Una volta stabilito il dato scientifico sui Maneskin, BonusFinder Italia ha incrociato altri tipi di statistiche per capire chi potrebbe vincere la prossima edizione dell’ Eurovision.

In questo momento la classifica vede favorita la svedese Loreen, alla sua seconda partecipazione dopo quella di qualche anno fa dove vinse con Euphoria.

Marco Mengoni è addirittura fuori dalla Top 10 con una quota di 55/1, dunque molto alta e che pone il cantante in una situazione di rincorsa rispetto agli avversari.

C’è ancora tempo e tutto può cambiare, sperando che quanto fatto nel 2021 dalla rock band più amata al mondo possa ripetersi.