È fuori per Maciste Dischi – Virgin Records Italia, San Michele, il primo album di Pablo America, artista dalle molteplici vite artistiche, dal suo alter ego Pablo Suzuki, a Gerardo Pulli, oggi autore di canzoni per Loredana Bertè, Eros Ramazzotti e molti altri, nel 2012 vincitore di Amici di Maria De Filippi categoria canto.
Mentre stanno facendo il giro del web le dichiarazioni sul suo periodo post talent è uscito il 7 aprile il suo primo disco accompagnato da queste parole: “Esistono momenti nella vita in cui ci viene chiesto di scegliere tra giusto e sbagliato, tra bello e brutto, tra abitudine e rivoluzione PABLO AMERICA ci mostra il mondo da un punto di vista unico con il suo primo album”
San Michele raccoglie i singoli lanciati negli scorsi mesi da Pablo America, brani scritti da lui stesso e prodotti da Federico Nardelli e Giordano Colombo. A questi si aggiungono gli inediti L’uomo che venne ucciso al ristorante cinese e Superwoman, prodotti insieme a Flavio Gonnellini.
Ecco come racconta il progetto Gerardo Pulli AKA Pablo America:
“I brani del progetto ‘San Michele’ li ho scritti tra Milano e la regione Marche negli ultimi quattro barra cinque anni. Quando mi andava.
Con le canzoni di ‘San Michele’ ho provato a ricreare atmosfere dell’infanzia. La mia infanzia alla scuola elementare delle suore ‘San Michele Arcangelo’. Scuola che, a detta di Google, è oggi chiusa definitivamente.
Da tanti, tantissimi ho avuto aiuto. Sostenendo il tema cristiano, secondo iconografia, San Michele sarebbe adorno di spada e scudo durante i suoi combattimenti contro le legioni di Satana. Tutte le persone che mi sono state accanto in questi anni di scrittura sono stati la mia spada e il mio scudo.”
All’interno del disco trova spazio una narrazione che affonda le radici nel lavoro dei grandi autori di un passato che è solo cronologico, non culturale. Gli elementi che sono le fondamenta della canzone italiana s’incontrano con il lato più sperimentale dell’artista.
Questa la tracklist:
- Noi non siamo il punk
- Ascoltavo i Nirvana
- Arianna
- Fragole e rock’n’roll
- Lonely Boy dei Black Keys
- Boy George
- L’uomo che venne ucciso al ristorante cinese
- Superwoman
Ma i disco di Pablo America è doppio, anzi no, è più che altro sdoppiato esistendo anche Pablo Suzuki, altro alter-ego musicale il cui genere è indefinibile.
E se Pablo America ha pubblicato San Michele, Pablo Suzuki ha lanciato Arkangelo. Queste le canzoni in esso contenuto:
- Haribo feat. Myss Keta
- Grabowski
- Police & Kidz
- Puta Digital feat. boyrebecca
- We are ready to the fight
- Loco Loco
- Knockin’ on heaven’s door 2 feat. Emmanuelle
Pablo America: Gerardo Pulli ricorda il post vittoria ad Amici
Il progetto del cantautore Pablo America è partito a dicembre 2020 così come anche quello dell’alter ego sperimentale, Pablo Suzuki. Otto anni dopo la vittoria ad Amici di Maria De Filippi.
Nel 2011 prendeva il via una delle edizioni più anomale del programma che, nella fase serale del 2012, vedeva la gara sdoppiarsi in un doppio circuito. Da una parte la sezione giovani, con i talenti in gara quell’anno (Gerardo, Ottavio Di Stefano, Carlo Alberto Di Micco e il vincitore della categoria ballo, l’attuale giudice nel programma, Giuseppe Giofrè), dall’altra i big lanciati dal programma: da Alessandra Amoroso a Virginio, da Emma ad Antonino, da Valerio Scanu ad Annalisa. E via dicendo…
Un’edizione che fu molto criticata in quanto i big misero totalmente in ombra i giovani talenti protagonisti dello show. E fu in quell’edizione che a vincere fu il cantautore Gerardo Pulli. Quello che ne seguì fu la pubblicazione di un EP che portava il suo nome con la Non ho l’età, etichetta discografica di Mara Maionchi e Alberto Salerno a cui Maria aveva promesso quell’anno questa possibilità
Ma come ha raccontato Gerardo Pulli in ‘un’intervista su YouTube nel format YouTube Gin Talkin, non andò bene, lui non stava bene…
“Ho firmato un contratto con una casa discografica dopo Amici. Però l’ho lasciato scadere perché non mi facevo trovare. Se dovevo fare una cosa prendevo tempo. Mi si era creato un senso di inappartenenza nei confronti di me stesso. Non trovavo più motivo per fare quello che facevo. Ero l’antagonista di me stesso e sabotavo quello che facevo“.
Oggi 31enne, Gerardo racconta quel periodo nero in cui finì velocemente il montepremi di Amici e, per lavorare con un produttore si sdoppio addirittura fingendosi anche il suo stesso manager, inesistente, italo danese.
“Dopo mi sono dedicato ad altro. Ero spaesato e non sapevo cosa volevo. Ho passato tanti anni ad ascoltare dischi, non avevo più voglia di scrivere e non ho scritto nulla per parecchio. Avevo finito tutti i soldi di Amici, tutto quello che avevo guadagnato l’avevo speso.
Mi sono addirittura finto un manager con il mio produttore. Mi sono finto un altro. Ho ingannato il mio produttore per mesi fingendomi un manager italo danese. Era scorretto perché io sentivo quello che lui pensava di me ma non l’ho fatto per prendere in giro il produttore“.
Il periodo di buio e di vuoto creativo finisce nel 2017 quando Gerardo Pulli inizia a scrivere per altri artisti come Emma, Eros Ramazzotti, Giusy Ferreri, Gaia e, per Loredana Bertè Che cosa vuoi da me.
Da quel momento torna a scrivere anche per sé stesso e inizia il percorso che porta alla nascita del misterioso, almeno inizialmente, Pablo America, e di Pablo Suzuki.