Blanco è pronto ai nastri di partenza per ritornare in vetta a tutte le classifiche di vendita con il suo nuovo, secondo album Innamorato.
Nel corso della conferenza stampa di presentazione, però, si ha avuto la sensazione che il cantante potrebbe andare in vetta anche nelle classifiche di tutti i motori di ricerca online perché i temi affrontati faranno di certo discutere.
Dalla risposta alle dichiarazioni di Laura Pausini (“ormai cantano tutti, cani e porci”, trovate qui le sue dichiarazioni al riguardo) all’episodio di Sanremo, passando per le lamentele sull’Eurovision e i Maneskin, si è parlato davvero di tutto e di più.
Blanco: Innamorato è un disco di transizione
Si inizia, come ovvio, dal significato generale dell’album su cui Blanco fa una disamina molto chiara:
“Partiamo dal fatto che sono felice che esca il disco, che esca nuova musica ma è tutto in corsa, in transizione e arriverà qualcosa di più grande in futuro.
Il titolo, Innamorato, nasce perché nel disco non volevo dare il concetto di essere innamorato dell’amore, ma di essere innamorato di tante cose. Della vita, della famiglia, di molto altro. E’ solo un piccolo periodo, dura qualche mese l’innamoramento”.
Un secondo album, dunque, che è un po’ di transizione per Blanco:
“Credo che questo sia un disco di transizione, il concetto stesso di innamorato è una transizione dove tutto è bellissimo. E’ nato tutto a New York, avevo solo un giorno libero e siamo andati in studio io e Michelangelo. Mi mancava l’Italia ed è da lì che è nata Innamorato.
Per il secondo disco avrei voluto fare molte più cose, avrei voluto fare cose più grosse ma sono contento del risultato perché rappresenta il mio periodo di transizione. Ci sono dei brani che magari tra tre, quattro anni non mi rappresenteranno più, a differenza di Blu Celeste dove tutto mi rappresenterà per sempre.
Ovviamente quando dico che avrei voluto fare qualcosa di più grosso mi riferisco al fatto che volevo fare qualcosa all’estero.”
L’ESTERO E I MÅNESKIN
Da questo momento in poi, Blanco inizia ad andare a ruota libera su tantissimi temi, partendo proprio da quest’ultimo punto del volere fare qualcosa all’estero, mantenendo la lingua italiana come punto focale:
“Sono felice per quello che abbiamo raggiunto quest’anno ma c’è ancora tanto da fare, specialmente all’estero. Io ho l’aspettativa, più che di far meglio, che tutto quello che dico venga capito e sia credibile. Voglio che ogni cosa che facciamo sia credibile per me ma anche per la gente”
Parlando del sogno di fare qualcosa anche all’estero Blanco parla anche dei Måneskin (vedi qui).
LA COLLABORAZIONE CHE RESTERA’ NELLA STORIA CON MINA
La collaborazione con Mina in Un briciolo di allegria è sicuramente un valore aggiunto per questo album, ecco come Blanco racconta questo incontro:
“Non ho mai visto Mina, per me è una Dea, non esiste. Il primo contatto è stato sette, otto mesi fa. Ho conosciuto il figlio a Lugano e poi suo nipote che un mio fan e che le ha mandato il video di Notti in bianco in acustico. A lei è piaciuto molto e poi è successo quello che è successo.
Io la conoscevo perché ascoltavo tanto Capirò Capirò. Questo nostro brano in realtà è nato prima della scelta di collaborare. Michelangelo tra l’altro si ricordava che esisteva già un brano di Mina con questo titolo.
La nostra collaborazione fa capire quanto lei sia avanti, che segue quello che succede e secondo me è bello il fatto che una come lei lanci un giovane e che ci sia questo scambio generazionale. La musica è uno scambio, questa cosa che si passa e si tramanda è bella. Pensate all’ultimo album di Madame, non viene capito subito ma è un disco che resterà negli anni“.
BLANCO PARLA DEI CONCERTI NEGLI STADI
Sui live che lo vedranno debuttare, più giovane artista a farlo, negli stadi, spiega:
“Voglio fare concerti con i miei colleghi, è una cosa bella. Negli stadi avrò degli ospiti. La cosa bella è che le persone spendono i loro soldi per qualcosa che poi raccontano con piacere.
Sicuro ci sarà Dardust, ci saranno anche gli artisti con cui ho collaborato in questi anni, mi piacerebbe avere Mina ma non ci sarà mai. Io non l’ho proprio mai vista ed è questa la cosa che a me piace. Ti lascia un mistero in testa che ti porta a fare delle domande. E’ bellissimo.”
il caso Sanremo, L’EUROVISION e il successo difficile da gestire
Approfittando del precedente rimando ai Maneskin, Blanco ha risposto anche sulla domanda legata ai precedenti eventi ai quali ha partecipato, Eurovision e Sanremo:
“Sull’Eurovision siamo arrivati stanchi, distrutti e sono successe delle cose spiacevoli. Abbiamo chiesto delle cose che non ci sono state date, come lo spostamento delle prove perché venivamo da dei live. Sapevamo che c’erano degli slot per potere fare la richiesta ma non siamo stati ascoltati.
Lì è stato tutto ‘wow’ ma il lato musicale veniva molto meno, specialmente durante la serata finale. L’Eurovision, in sé, non da tanto. I Måneskin hanno spaccato perché il pezzo spacca, non grazie all’Eurovision.”
Sui talent e i consigli ai giovani ha le idee chiare:
“La verità, come per Sanremo e tutti questi grandi eventi, e che ai talent devi andare quando sei preparato, quando hai un background e una discografia da far ascoltare perché questo genere di programmi ti danno un boost che potrebbe durare anche solo una giornata se le persone che ti sentono vanno ad ascoltarti e non trovano niente.”
A volte la musica viene sminuita, come in tv. Magari qualcuno ti invita e non puoi essere te stesso perché si punta più sul personaggio, sul gossip, su quello che succede e non sulla musica. Questi programmi non mi interessano“.
Passando al Festival di Sanremo 2023 e a quello che è successo, ancora una volta Blanco spiega:
“La cosa è che io ho già spiegato. Durante le prove avevo segnalato il problema, mi era stato garantito che avrebbero risolto la sera dell’esibizione. Nessuno ha detto che Brividi l’ho fatta bene e non è stato spiegato che una persona in alto mi ha detto di andare avanti lo stesso quando ho tolto le cuffie e ho risegnalato il problema in diretta. Vorrei chiudere questo capitolo.
Non sono riuscito a gestire questa cosa del successo nel migliore dei modi. Quando succede entri in una bolla dove qualsiasi cosa viene ingigantita ma io amo le cose semplici. la cosa positiva del successo, l’unica, è che la tua musica può arrivare a più persone, solo questo.”
Una risposta che sicuramente farà discutere nei prossimi giorni, forse più della musica (ahimè), arriva quando, riferendosi ad una canzone del disco in cui l’artista fa accenno alle droghe, un giornalista gli chiede se ne fa uso o se fosse solo una frase buttata lì nel testo. Questa la risposta di Blanco:
“Sì. Mi drogo di vita, vivo delle emozioni e adrenalina”