Tananai tour 2023 scaletta ricca di ospiti con un crescendo di emozioni e un finale commovente sulle note di Tango.
Ieri, 8 maggio, Tananai è arrivato per la prima volta con la sua musica al Forum di Assago. Un evento che è andato a coincidere con il 28esimo compleanno dell’artista. Prima del live l’artista ha incontrato la stampa…
“Grazie per essere venuti. Apprezzo molto, sono contento che siate qua il giorno del mio compleanno. Visto da davanti il palco è bello grosso, fa un po’ impressione. La scenografia è volutamente molto essenziale. Abbiamo cercato di fare una cosa d’impatto, ma senza troppi fronzoli perché volevamo che a risaltare fosse la parte musicale.
I palazzetti non me li aspettavo come li sto vivendo. Pensavo fossero una cosa molto distante perché sono grandi, invece c’è anche qui la parte “carnale”, riesci ad arrivare alle persone. Per me i palazzi sono bellissimi, uno splendore. E’ una cosa che voglio fare: 12 palazzetti di fila!“
Tango, la canzone che Tananai ha portato in gara a Sanremo, è sicuramente uno di quei pezzi destinati a rimanere negli anni, un esempio di bella canzone con una melodia italiana.
Una canzone accompagnato dal bellissimo video che ormai tutti conoscono in cui si racconta la storia vera di un amore in tempo di guerra, la guerra che oggi stiamo vivendo. Un video che rende tutto tangibile, reale e commovente perché ci mette davanti a qualcosa che sta accendo ora, non molto lontano da noi.
Tananai avrebbe potuto fare marketing, in molto lo avrebbero fatto. Del resto raccontare la storia prima, spingere su di essa avrebbe potuto portarlo sul palco dell’Eurovision con un brano rappresentativo e sarebbe sicuramente diventato di tutti. E invece no…
Dovete sapere che nelle conferenze stampa, così come nelle interviste, che si sono svolte prima e durante il Festival, il cantautore non ha mai fatto cenno a questa storia fino al giorno in cui il video è stato diffuso pubblicamente.
Una giornalista gli chiede se si sia mai pentito di non aver spinto di più sulla storia del video, perché un messaggio così bello sarebbe dovuto arrivare all’Eurovision. E su questo “Tana” ha le idee molto chiare….
“Io sono convinto anche di… mi definisco un fatalista, sono sicuro che le cose accadono per un motivo. Nel momento in cui faccio uscire una canzone, quella vive di vita propria. Se arriverà il momento, arriverà comunque.
L’Eurovision è una bellissima piattaforma, però è la conseguenza di un risultato, la vittoria del Festival, che non è arrivato.
Non ho nessun rimorso, stavo andando a toccare un tema importante, c’è una guerra e persone che soffrono, non mi sarei mai sognato di strumentalizzarlo…”
IL CONCERTO
Quello che è andato in scena ieri sera è stato un concerto di quasi due ore che ha visto Alberto raccogliere, con un sold out di quelli veri, i frutti del lavoro di anni. Un percorso musicale che ha trovato la grande visibilità sul palco del Festival di Sanremo 2022 e che la consacrazione a Sanremo 2023.
Uno show in cui ha ospitato gli amichetti estivi Fedez e Mara Sattei per cantare La dolce vita, il papà musicale Biagio Antonacci con cui già al Festival ha duettato in Sognami e infine, a sorpresa, Giuliano Sangiorgi e Andro dei Negramaro per ricordare con la loro Estate la prima volta che si è innamorato.
Estate 2006, in radio risuonava potente il brano dei Negramaro, Tananai si innamorava, della canzone e di una ragazza. Ma fu un primo amore accompagnato dalla sofferenza di essere stato friendzonato.
Tanti artisti erano presenti per ascoltare le sue canzoni. Oltre a quelli saliti sul palco anche Amadeus con Giovanna Civitillo, Emma, Rocco Hunt, Alessandra Amoroso, Matteo Romano, Luigi Strangis, Don Joe e Annalisa.
Le loro voci si sono unite a quella delle 11.000 persone che hanno dato vita a questa data sold out che ha visto l’alternarsi di tanti momenti diversi. L’energia, grazie a pezzi come Baby Goddamn e Sesso occasionale, i momenti liberatori (per esempio il Dj set di Tananai sfociato sulle note di Pasta) e la commozione, dell’artista e del pubblico, sulle note di due grandi canzoni: Abissale e, l’ormai già evergreen, Tango.
È stato Alberto stesso a fine concerto ha chiedere scusa per tutte le volte che durante la serata ha detto la parola “grazie”, quasi fosse in imbarazzo per quello che stava accadendo. La gratitudine però non è di tutti e non ha mai bisogno di giustificazioni. E Tananai, per tutto il tempo del concerto, ha avuto negli occhi l’espressione di un ragazzino con gli occhi sbarrati sul suo sogno, uno sguardo così intenso che non puoi provare invidia ma solo gioire con lui.
In fondo, oltre che per le canzoni, è per la naturalezza con cui si mostra senza filtri che tutti amano Tananai (vedi qui).
Se volete conoscere la scaletta del concerto di Tananai, la band che lo accompagna e lo prossime date cliccate in basso su continua.