Paola Iezzi risponde sul “caso Arisa” durante la conferenza stampa del Roma Pride e fa imbestialire la collega che si difende con un video pubblicato sui social.
Ricordiamo che le polemiche inerenti le dichiarazioni di Arisa sulla comunità LGBTQ+, parole dette nel programma di Peter Gomez (vedi qui) la cantante ha deciso di non partecipare al Roma Pride su consiglio di management e organizzatori. Al suo posto sono state invitate Paola & Chiara.
Nella giornata del 9 giugno si è svolta la conferenza stampa dell’evento a cui sono ovviamente intervenute le sorelle Iezzi. A domanda della stampa Paola Iezzi ha espresso il suo parere su quanto detto dalla collega:
“Non mi sento di recriminare Rosalba per quello che ha fatto, detto, gli artisti vivono nella paura di non lavorare, non tutti abbiamo le spalle coperte allo stesso modo.
Non giudico quello che lei ha detto, chiaramente non sono d’accordo, ma esistono questioni più importanti dell’uscita infelice di Arisa. Penso che lei abbia subito anche l’essere discriminati e questo lascia traumi che ti porti dentro, che formano delle paure grandi dalle quali è difficile fuggire.
Le paure sono il nostro grande deterrente e bisognerebbe combatterle. Ognuno ha i propri tempi, bisogna concedere tempo e spazio alle persone per trovare forza e coraggio. Il coraggio non è mica facile da trovare“.
Queste le parole che hanno fatto infuriare Arisa che, a sua volta, ha deciso di rispondere alla collega tramite una serie di storie Instagram.
“Cara Paola, io ti ho sempre seguito e ti ho sempre stimata. Mi spiace tantissimo vederti parlare così di me senza cercare di mettere una buona parola tra me e la comunità LGBTQ+ nonostante probabilmente la tua consapevolezza del periodo non troppo piacevole che sto passando riguardo a questo argomento.
Io l’avrei fatto, io avrei cercato il buono e probabilmente avrei cercato di mettere pace ed è quello che cerco sempre di fare ed è per quello che mi trovo nei guai. Invece tu ti sarai presa dei bellissimi applausi, mentre infamavi una tua collega e dicevi delle cose che secondo me non sono vere, non sono reali, anzi te lo posso assicurare perché riguardano me.
Mi piacerebbe veramente che tu avessi visto l’intervista perché, se tu l’avessi vista, avresti detto che sì, le piace la Meloni ma ha detto anche che è favore dei matrimoni tra persone dello stesso sesso e delle adozioni per persone dello stesso sesso. Questo fa di me comunque una persona che sostiene i diritti LGBTQ*, cara. Quindi dovresti informarti…
Non ho self confidence? Vediamo. Ho paura di non lavorare, no forse tu hai paura di non lavorare, ecco perché sei schiava di certe cose. Io no, non sono schiava di partito, non sono schiava di una comunità, non sono schiava di niente, io amo senza paletti. Amo, capito? E dico anche di no perché amare significa dire anche di no, capito?“
E a questo punto Arisa conclude questo secondo video mostrando il dito medio alla collega, Paola Iezzi, con entrambe le mani per poi concludere il discorso con queste parole
“E se mi incontri per strada tesoro non mi salutare perché a me l’ipocrisia fa schifo, a me la gente ipocrita mi fa schifo e prima o poi la verità verrà a galla. Perché io lavoro veramente per la comunità LGBTQ+, non faccio i festini, non mi mi metto i lustrini e vado in piazza a dire ‘Viva l’amore, viva l’amore, Viva l’amore”. Cresci e soprattutto impara che non si parla degli altri quando gli altri non ci sono, soprattutto male. Non si parla male degli altri quando non ci sono e non si possono difendere. Abbella che c’hai quasi cinquant’anni e ancora non hai imparato a vivere“.
Il video si conclude con Arisa che urla come fosse un grido da battaglia: “Dito medio” tornando a mostrare il doppio dito medio alla collega.
Dopo un’oretta torna con un video in cui ammette di aver perso le staffe ma aggiunge: “Ci sta ogni tanto qualche dito medio ogni tanto ragazzi, dai. Dito medio basta che si ferma lì, molto meglio di altre violenze. Camurria non m’ha salutare ah… son ridicola a volte ma molto incisiva.
Comunque c’è da considerare un fatto, che noi a volte pensiamo di conoscere le persone e di sapere cosa pensano e perché agiscono in un determinato modo. E invece non è così, noi siamo tutti diversi. Siamo tutti uguali ma anche tutti diversi, ed è un diritto nel bene e nel male.
Se avete un’idea diversa non abbiate paura di esprimerla, le idee diverse sono ricchezza, sono punti di vista e non sono tutti riconducibili ad uno scopo negativo. Spero che nessuno mi dica più che ho fatto questa cosa per lavorare perché io lavoro già”
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Secondo voi Paola Iezzi risponderà ai video di Arisa?