Tra i dischi di maggior successo di questo 2023 a fine anno troveremo sicuramente La Divina Commedia, il nuovo disco di Tedua. Il disco lanciato due settimana fa da due è al primo posto della classifica di vendita album e, in una sola settimana, è stato certificato con il disco d’oro.
In questi giorni il rapper sta realizzando diverse interviste per parlare di questo album e tra queste c’è stato l’appuntamento con Matteo Campese e La Zac a The Flight su Rtl 102.5:
“Con questo disco ho portato un sacco di metafore implicite, più che esplicite. Mi davano tutti del poeta e quindi ho scritto la mia Divina Commedia“, ha raccontato Tedua.
La Divina Commedia ha due copertine, una ispirata all’inferno e l’altra al purgatorio, entrambe curate da un grande nome internazionale, il fotografo e direttore creativo David Lachapelle:
“Il lavoro grafico dell’album è firmato David Lachapelle. Lasciatemelo dire, è un grande motivo di vanto. La mia casa discografica ci ha creduto, il mio manager gli ha scritto e ci hanno risposto subito. Ci siamo conosciuti su Zoom, gli è piaciuto molto il fatto che non avessi tatuaggi.
La montagna rappresentata sull’album è un vulcano Hawaiano, l’abbiamo visto mentre ero ospite di David, a casa sua. Ho dato qualche idea, è stato un rapporto tra artisti dal quale è nata una grande amicizia. Non posso dire niente, ma ci sono ancora delle sorprese in ballo. C’è un connubio artistico, a volte è sufficiente questo per parlare. Abbiamo la stessa sensibilità“.
Tedua sarà in tour sia durante l’estate che in autunno nei Palasport (qui le date) e, ai microfoni di Rtl 102.5 ha approfondito come una serie di incontri hanno influenzato un naturale cambio di approccio alla musica:
“Questo album è pieno di collaborazioni. Sono un po’ i personaggi che ho incontrato nel mio paradiso, inferno e purgatorio. Io e Rkomi siamo stati coinquilini e non ce la passavamo proprio benissimo.
Ci sono delle metafore con la vera Divina Commedia, oltre a una serie di riferimenti. Noi rapper genovesi abbiamo portato la città sulla mappa, che è sempre stata underground e ora è mainstream. Il nuovo documentario è bellissimo perché ho intervistato Gino Paoli. È una personalità incredibile, mi ha folgorato. Da quando ho lavorato con Michele Placido sono cambiato, mi ha fatto venire voglia di diventare un artista e non più rapper urban.
Quando faccio musica non esco di casa, ma quando esco sono solare e espansivo. Dentro l’arte, però, c’è sempre sofferenza. A 16 anni ho fatto il pugile agonista. È più facile prendere i pugni che fare le hit, purtroppo non paga molto, quindi sono felice di essermi buttato nella musica. Ero un insider, mi piaceva andare sotto. Mi ha dato tanta disciplina che ho riversato nella carriera».
TEDUA IL PARADISO
Se La Divina commedia racconta L’Inferno e Il Purgatorio di Tedua, come per Dante dovrà esserci anche un paradiso. In un’altra intervista il rapper ha spiegato: “Il Paradiso spero di farlo uscire entro novembre, ci sto lavorando e spero di fare in tempo, ce la metterò tutta…“.
Quindi sappiate che se tutto va bene, i fan dell’artista potrebbero ascoltare nuova musica di Tedua entro la fine del 2023.