Venerdì 23 giugno è tornata in radio e sulle piattaforme digitali Simonetta Spiri con il singolo Fino all’alba.
Il brano viene presentato come una canzone dai colori estivi e vivaci. Tonalità fresche e radiofoniche in cui si fa strada un significato nascosto, quel pensiero neanche troppo velato che ci porta a pensare che oggi tutto ciò che ci circonda vuole quasi spingerci a pensare che è più importante innamorarsi solo di sé stessi e piacersi, nutrirsi di specchi piuttosto che donare pensieri d’amore e di attenzione verso gli altri.
Del resto il narcisismo, a volte patologico, è uno dei più grandi problemi d’amore nelle storie di coppia delle nuove generazioni, un problema che in realtà è sempre stato presente ma di cui non si parlava.
In Fino all’alba c’è anche la grande voglia di prendersi meno sul serio e di divertirsi, districandosi con spensieratezza all’interno di tutti quei retaggi estetici e di apparenza così ermetici che la moderna socialità virtuale ha trasferito nei normali rapporti umani.
Simonetta Spiri si è cucita addosso un brano pop con sonorità house dalle sfumature un po’ vintage con parole chiare, semplici e, come sempre, dirette.
Nello specifico il brano racconta di una leggerezza estiva e spensierata che ogni incontro fra anime dovrebbe vivere, e finisce per mutare in una ribelle fuga da parte di una lei che decide di piantare in asso un narcisista pieno di sé, il quale invece di vivere una romantica serata d’estate, decide di trascinarla a una festa trash, dove la ragazza si sente fuori luogo e capisce di non far parte di quel mondo di cui lui si circonda solo ed esclusivamente per la sete di apparire.
Lei consapevole della sua ricchezza d’animo sceglie quindi di andare via da sola lasciandogli in mano un bel due di picche e facendo crollare così tutte le sicurezze del divo della serata.
Quella ribelle ed elegante sognatrice innamorata dell’amore continua così la sua avventura da sola tutta la notte fino all’alba scoprendo così di avere un debole più verso il vero senso leggero della vita che nei confronti di chi fa dell’apparenza e di ciò che le persone possono vedere in lui , la propria ragion d’essere.
Fino all’alba è stata scritta da Giuseppe Macchitella, Rory Di Benedetto e Simonetta Spiri mentre la produzione è di Enrico “Kikko” Palmosi.