Levante, attualmente in radio con il nuovo singolo, Canzone d’estate, ospite di Gianluca Gazzoli, ha parlato della sua storia passata con Diodato ma anche dell’esperienza come giudice di X Factor durata una sola edizione.
La cantautrice, reduce dal ritorno sul palco del Festival di Sanremo con Vivo e dalla pubblicazione dell’album Opera futura, è stata ospite di Gianluca Gazzoli nel podcast Passa dal BSMT.
Tra gli argomenti affrontati da Levante su domanda dell’intervistatore c’è anche la storia d’amore, conclusasi qualche anno fa, con Diodato. Entrambi gli artisti erano infatti in gara a Sanremo 2020 e uscì la notizia che Fai rumore, brano con cui il cantautore trionfò al Festival, fosse dedicato proprio a Claudia.
Del resto i due avevano già dedicato una canzone all’altro. Antonio, contenuta in Magmamemoria di Levante, e il singolo Cretino che sei ad opera di Diodato.
Levante spiega come nel 2020 fu vista dal pubblico come la cattiva della coppia…
“Grande confusione si creò per questo brano che è stato dedicato a me, che poi non è così, che lo fece passare per la vittima della coppia. E non è andata così. Sai perché la gente mi diceva: ‘Ma guarda questa, nemmeno se lo merita Diodato. Riprenditelo’.
La storia diventa delle persone e le persone la condiscono come meglio credono. Quindi io ero la cattiva, perché sono la donna, e quindi sono la cattiva della coppia.“
Va detto che Diodato, che ha scritto Fai rumore su musica di Edwyn Robertis, in realtà non ha mai confermato che la canzone fosse stata ispirata dalla storia con Levante.
Riguardo a X Factor, talent show di Sky in cui l’artista ha ricoperto il ruolo di giudice per un solo anno, Levante ha spiegato perché non si sentivo totalmente a suo agio…
“Non avevo autori, non c’era nessuno che mi aiutava a scrivere battute o a pensare in un certo modo. Io non avevo autori… capitava che in certe serate tifassi per altre squadre, mi ripetessi in alcuni concetti. A volte arrivavo ad essere l’ultima a dire il mio giudizio e lo avevano già detto.
Io mi emozionavo davvero, piangevo… però quel tavolo è un tavolo in cui devi essere pronto a litigare. Non era più un discorso costruttivo per l’artista che c’era sul palco ma era una lotta tra titani al banco.“