Cioffi torna ai nostri microfoni per raccontarci il suo nuovo album Passa Tutto alla Tua Età, pubblicato di recente e lavorato nel corso degli ultimi mesi:
“Era quasi tutto pronto già da tempo ma penso che nel momento in cui un artista pubblica un album bisogna che ci sia una certa coerenza musicale e artistica.
Ho lasciato fuori tanti brani, ad oggi ho lavorato a un centinaio di canzoni. Certo, fin dall’inizio sapevamo che alcuni non sarebbero entrati ma altri sono stati scartati alla fine”
Tredici brani in totale che raccontano un passaggio di consegne tra un’età passata e un futuro dove Cioffi è un’altra persona che vuole vivere cose nuove:
“Passa Tutto alla Tua Età l’ho iniziato a scrivere che ero un bambino e l’ho terminato in età adultà, dunque ci sono tre fasi con i relativi racconti che la crescita porta.
Tre punti di vista quindi, quello del bambino, quello dell’adolescente e quello dell’uomo”
Una cosa che è cambiata maggiormente nelle tre fasi:
“Ci sono due argomenti principali. Il primo è l’amore, seppur a volte può sembrare pesante che un artista ne parli, e poi il senso della vita. Io il mio ancora non l’ho trovato, quindi anche la percezione che ha questo bambino, poi l’adolescente e poi l’adulto della vita”.
Tutti racconti autobiografici di Cioffi. In una canzone si fa riferimento alla ricerca della normalità nell’amore:
“Inizialmente, quando uno è ragazzino, sogna l’amore incredibile. Poi, con il tempo, scopre che c’è bisogno di altre cose e si cerca la normalità. Non ho ancora trovato una partner che mi dia questo.
Ho trovato però un gruppo di amici e una vita che mi danno serenità. Non sto cercando l’amore ma se arriva ben venga.
Sono diventato più sicuro di me, di ciò che voglio fare anche nella scelta musicale. So cosa voglio, so cosa mi piace, so cosa non voglio e cosa non mi piace fare.
Voglio fare musica che mi piace, non mi interessa seguire le mode o adattarmi a qualcosa, letteralmente non me ne frega niente. Io in futuro voglio andare a fare cantautorato pesante che va contro tutti i canoni che vanno per adesso”
Queste tredici canzoni hanno linguaggi completamente diversi tra loro, tanti vestiti diversi. Qual è quello prediletto?
“Credo che ci sia una certa coerenza tra le 13 canzoni. Ci sono tante ballad, tante uptempo ma la dimensione finale la sto ancora trovando. Mi piace il cantautorato e il gospel e mi aiuterà tanto la dimensione dei live”.
Hai lavorato a tante canzoni per questo album ma non tutte diventano dei singoli, alcune non verranno mai neanche ascoltate perché al giorno d’oggi le persone si concentrano solo sui singoli. Come ti fa sentire questa cosa?
“Ho pubblicato un album contro ogni scelta sensata discografica per un artista emergente. Sì, le dinamiche di oggi portano ad avere meno importanza per alcune canzoni rispetto ad altre.
Il pubblico si divide in due, quello che ascolta i singoli e quello che ascolta il percorso. Io voglio appartenere al secondo gruppo e parlare a quelle dieci persone che hanno ascoltato tutto il percorso dall’inizio alla fine”
CIOFFI E IL SINGOLO ESTIVO “LA MIA TRIBù”
Cioffi ha deciso di fare una scelta controcorrente sotto tanti aspetti perché a distanza di pochi giorni ha pubblicato, prima, l’album e, poi, un singolo estivo che si chiama La Mia Tribù che non è stato inserito nel progetto totale:
“Volevo fare un brano estivo che mi divertisse e che però potesse essere coerente con il percorso totale, cercando di ispirarmi al funk di Jovanotti e Bruno Mars.
Nasce per caso, durante una sessione con alcuni colleghi e amici che mi hanno fatto ascoltare la base di quello che poi sarebbe stata La Mia Tribù.
E’ nata davvero in tre ore e, in un secondo momento, l’abbiamo rilavorata nella versione definitiva che, però, non è nell’album per scelte discografiche. Voglio chiudere un cerchio con questo singolo e farà parte di una versione deluxe”
VIDEOINTERVISTA A CIOFFi
A seguire la nostra intervista a Cioffi a cura di Alvise Salerno.