Alessio Bernabei dei Follya entra in campo nella polemica scatenata da Paolo Meneguzzi (e Samuele Bersani) sull’autotune.
Tra gli argomenti più virali dell’estate 2023 per quel che concerne il campo musicale musica a meritare il primo è sicuramente la polemica innescata da Paolo Meneguzzi nei confronti di J-Ax e della hit Disco Paradise (vedi qui). Polemica che è stata seguita da un nuovo “scontro social”, questa volta tra Samuele Bersani e Sfera Ebbasta, sull’autotune.
E mentre sono in molti a pensare che Meneguzzi abbiamo voluto attirare su di sé l’attenzione dei media in vista del lancio del suo musical, Stars – il successo a costo dell’amore, previsto per il mese di settembre, l’artista è tornato a parlare entrando anche nella polemica sull’utilizzo dell’autotune spiegando che sono in pochi, vedi Billie Eilish, ad usarlo realmente per scopi di arricchimento del suono…
“Lautotune, purtroppo, viene usato per il 99% delle volte per riuscire a cantare intonati. Non ascoltate le favolette in cui vi dicono che è uno stile. Lo è per pochissimi ed eccezionali casi (vedi Billie Eilish) e spesso, gli stessi, sono dei cantanti pazzeschi.
Per gli altri è una scusa, un palliativo. E’ che in realtà non sanno cantare. Usare l’autotune per intonarsi è una truffa e un oltraggio all’arte del canto.
Cantare è arte, il bel canto è arte. Lautotune usato perché non si sa cantare durante i live sta generando migliaia di cantanti che non lo sarebbero mai stati, senza un’anima, da paragonare a SIRI, tutti uguali, senza né arte né parte.“
Anche Francesco Sarcina, leader de Le Vibrazioni, si è espresso a riguardo:
“[…] Secondo me la riflessione da fare è: no autotune si, autotune no…
Quello fa parte anche di un genere, ognuno può fare quello che vuole. La riflessione è: voi quando andate a pagare qualcosa per andare a vedere, per esempio una partita di pallone, e in campo vi mettono gente che non sa giocare, vi inca**ate giusto? Anzi, ci inc**iamo. Ecco, questa è la riflessione.
[…] Ripeto, non è questione di autotune, perché quello fa parte anche di un effetto, è che se tu togli l’autotune sotto lui non sa cantare. C’è gente che invece, se gli togli l’autotune sa cantare […]”
Ultimo ad inserirsi nella polemica è stato Alessio Bernabei, leader della band lanciata da Amici di Maria De Filippi, i Dear Jack che di recente ha cambiato nome in Follya.
Queste le sue parole:
“Serviva Meneguzzi pe facce capì che nel 2023 a sapè cantà semo rimasti in quattro? Oppure il mondo si evolve come si evolve la musica, le tendenze, la tecnologia e rimanere ancorati al passato è da sfigatii?“
Un commento, quello di Bernabei, che ha scatenato il popolo di X, nome nuovo di Twitter, che, a quanto pare non riconosce questa dote all’artista. “Vorrei avere l’autostima di Bernabei che si crede in quei 4…” e “Il fatto che dia per certo che la sua persona faccia parte dei pochi eletti mi manda al creatore” sono solo alcuni dei commenti indirizzati ad Alessio.
Insomma la questione autotune, che già focalizzo l’attenzione di un’intera edizione di Amici di Maria De Filippi, quella del 2017/2018 con Biondo, continua a far discutere.
Tra gli artisti scesi in campo per difenderlo c’è Emis Killa mentre Laura Pausini già qualche mese fa si espose ribadendo l’importanza della capacità di saper cantare, della disciplina e del rispetto per questo lavoro (vedi qui).