Ex Otago Con te significato del testo del nuovo singolo in uscita venerdì 1 settembre 2023.
Arriva nuova musica per il gruppo indie pop formatosi a Genova nel 2002. Gli ultimi cinque anni sono stati molto particolari per la band.
Dopo una serie di singoli lanciati nel 2018 nel 2019 debuttano ufficialmente nel mondo Maistream partecipando in gara al Festival di Sanremo con Solo una canzone e classificandosi al 13esimo posto. Segue l’album Corochinato, il primo disco del gruppo ad uscire con una major discografia, la Universal.
Nel 2022, dopo un periodo di crisi personale, il cantante Maurizio Carucci ha pubblicato un album da solista, Un respiro, uno tra i più bei dischi di debutto degli ultimi anni.
Nello stesso periodo anche un altro membro degli Ex Otago, Francesco Bacci, lancia un progetto da solista, l’album Maddalena, usando lo pseudonimo di Lowtopic. In seguito a questa uscita decide quindi di lasciare il gruppo.
La formazione attuale, composta da Maurizio Carucci (voce, tastiera, cori), Simone Bertuccini (chitarra acustica, chitarra classica, chitarra elettrica, basso, cori), Olmo Martellacci (tastiera, sintetizzatore, pianoforte, wurlitzer, basso, sassofono, flauto traverso, cori) e Rachid Bouchabla (batteria, percussioni), lancia a maggio del 2023 il primo singolo del nuovo progetto… La fine.
L’1 settembre sarà la volta del secondo estratto dal disco, Con te.a cui seguirà, a novembre, il tour prodotto e organizzato da Magellano Concerti
- 10 NOVEMBRE – BOLOGNA – ESTRAGON
- 11 NOVEMBRE – PADOVA – HALL
- 13 NOVEMBRE – FIRENZE – TUSCANY HALL
- 16 NOVEMBRE – VENARIA REALE (TO) – TEATRO DELLA CONCORDIA
- 22 NOVEMBRE – NAPOLI – CASA DELLA MUSICA
- 23 NOVEMBRE – CIAMPINO (RM) – ORION
- 28 NOVEMBRE – MILANO – FABRIQUE
Ex Otago con te significato del brano
La nuova canzone della band è stata raccontata in un post Instagram. Si tratta di una canzone d’amore che racconta la forza di rimanere insieme nel tempo.
Una ballad intima e profonda, una raccolta di spaccati della quotidianità di coppia… la celebrazione della bellezza della vita vissuta in due, esaltata da un ritornello che si apre con gli archi e un riverbero che vestono di appassionata profondità l’arrangiamento.
Fra le note di “Con te” scorrono le immagini di un’esistenza a guadare i fiumi contro corrente mano nella mano, affrontando le imperfezioni e gli imprevisti che rendono la vita un’avventura che vale la pena vivere insieme fino all’ultimo brivido.
La band l’ha presentata così sui social:
“Ci conosciamo troppo bene.
Non ci siamo tenuti neanche un angolo solo per noi, neanche una parola.
Siamo degli incoscienti.I nostri nei, le nostre rughe, i nostri burroni, i desideri abortiti e quelli ancora vivi; è tutto alla luce, davanti agli occhi.
Siamo diventati una cosa sola e questo fatto, per alcuni aspetti, è abominevole.
Abbiamo abbattuto ogni recinto, tutte le staccionate.
Adesso siamo solo io e te, senza più paure o sogni nel cassetto.
Avremmo voluto un figlio ma forse, non abbiamo avuto il coraggio di farlo.Non è facile prendere certe decisioni al giorno d’oggi.
Questo nostro stare insieme rimane la cosa più eccitante mai provata prima, più delle ciliegie, delle droghe, di un bacio a sedici anni.Siamo diventati vecchi hai visto?
Abbiamo avuto il coraggio di amarci e lo faremo ancora.
Il futuro è nostro.“
Ex Otago con te testo
Mi sveglio la mattina presto
con te, con te, con te
che non sei normale, un essere superiore
mi butto nella corrente
con te, con te, con te
in fiume freddo a mezz’estate
i tuoi sguardi mi fanno muovere
e le tue mani… sono serpenti
nei tuoi occhi… i nostri momenti
la tua bocca, i lineamenti
tutti gli orgasmi
sconvolgimenti
Ma che fortuna, non essere morto prima
e averti vista cucinare nuda
e averti chiesto scusa
Mi sveglio con il mal di mare
con te, con te, con te
che mi accompagni tra le onde
tra le scogliere e le paranoie
mi arrampico tra le fronde
con te, con te, con te
dolce venere con occhi scuri
il corpo cenere, e ancora brucia
e le tue mani… sono serpenti
nei tuoi occhi… i nostri momenti
la tua bocca, i lineamenti
tutti gli orgasmi
sconvolgimenti
Ma che fortuna, non essere morto prima
e averti vista cucinare nuda
e averti chiesto scusa
che fortuna, averti vista in piazza quella sera
nella testa ho come una sirena
nello stomaco una bufera
Alla fine di un’estate nera
abbagliati dalla luna piena
dimenticare le chiavi
torniamo in macchina, chi se ne frega
chi se ne frega
chi se ne frega
chi se ne frega
Che fortuna, non essere morto prima
e averti vista cucinare nuda
averti chiesto scusa