Holy Francisco, “Gaia e Mirea”: significato del testo del nuovo singolo
Dopo la quarta puntata del Pomeridiano di Amici 23 Holy Francisco si è sfogato con i compagni, ammettendo di non aver preso bene i commenti dei professori e di Emma Marrone:
“Non mi interessa che sono ultimo, ma mi fai fare la figura del co****ne? Delle cover non mi sono mai lamentato, ho lavorato pure facendo ‘Oroscopo’. Io semplicemente avevo espresso la mia voglia di fare ‘Wake me up when September ends’. Non è normale, bro. Se devo sembrare quello che non sono mi girano i co****ni e me ne vado. Una cosa è andare male quando canti e una cosa è sembrare quello che non sei. Mi fa innervosire questo. Io sono davvero molto amareggiato. Io non voglio sembrare uno che non lavora. Ho fatto la sfuriata da 18enne perché sono un co****ne. Non mi sto giustificando. HO fatto il bambinone perché me la sono presa a male che non ho fatto quel pezzo“.
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In puntata, il cantante – che è arrivato ultimo in classifica – avrebbe infatti voluto portare il brano dei Green Day e non “Oroscopo” di Calcutta, pezzo di cui si è detto poco soddisfatto.
Ed ecco che, subito dopo la puntata, tutti i cantanti sono stati convocati in studio ed Holy ha dovuto affrontare un compito immediato assegnato da Rudy Zerbi, che consisteva proprio nell’interpretare “Wake me up when September ends“:
“Tu ti devi mettere in testo che, se non aggiungi al divertimento goliardico anche della sostanza, il rischio è che tu finisca sempre – come è successo fino ad oggi – in questo modo“, ha detto il prof di canto all’allievo di Anna Pettinelli, riferendosi al bersaglio mancato a X Factor e alla difficoltà che il cantautore ha avuto nei mesi successivi nel ricavarsi un piccolo spazio all’interno del panorama musicale italiano.
Poi, ha commentato l’esibizione: “Se questa è la canzone che deve farmi capire che Francisco ha una sostanza e può fare la differenza, io ti dico – sinceramente parlando – che per me non lo è. Voi dovete rendervi conto che un percorso musicale e artistico si costruisce con la sostanza, con le proprie capacità e mettendosi alla prova. Tu, al momento, non hai costruito un percorso e con questa esibizione non mi hai fatto cambiare idea“.
Parole che fanno eco a quelle della Pettinelli, che è stata molto dura con il suo allievo: “Non contestate le assegnazioni, perché noi abbiamo una vista più lunga della vostra. Farsi abbagliare dalla presunzione che la gente sugli spalti canti la tua canzone é facilissimo. Certamente è molto gratificante, però dura un attimo. Ti do un’ultima chance“.
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Holy Francisco presenta l’inedito “Gaia e Mirea”
Dopo essere rientrato in casetta, Holy ha chiesto di incontrare nuovamente in studio Rudy Zerbi e Anna Pettinelli, ai quali ha presentato l’inedito “Gaia e Mirea“.
“Ci tenevo ad esternare una roba“, ha esordito il giovane cantautore. “Ho riflettuto un po’ e mi ha fatto un po’ male il fatto che lei (Anna Pettinelli, ndr) abbia dato ragione al professore, perché pensavo di essere difeso. Io so di avere lo spessore di cui parla il professore e, per dimostrarvelo, vorrei farvi sentire un inedito. Parla di due ragazze semplici che si ritrovano ad una festa, dove ad una delle due succede una cosa molto brutta“.
Di seguito riportiamo il commento di Rudy Zerbi dopo il primo ascolto di “Gaia e Mirea“: “Questo è un pezzo che sicuramente fa la differenza. Ti vedo già con un occhio diverso. Apprezzo quello che hai scritto: è un tema attuale, scritto in modo non stereotipato, non banale, ma emozionante e vero. Da oggi in poi per me non sei più solo quello delle grosse risate, ma anche uno che pensa, scrive e sa raccontare una storia“.
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Holy Francisco, “Gaia e Mirea”: testo del brano
Gaia e Mirea si sentono grandi
Fumano in quel parchetto
Si sono viste all’età di 10 anni
Vedi che bel duetto
Hanno conosciuto questi due ragazzi
Le hanno portate ad una festa
Ma in quella festa non c’erano drammi
Ma gente piena di rispetto
Gaia si guarda intorno
Non ritrova più i suoi occhi
Gaia è rimasta sola
Sola tra questi porci
Si gira
E qualcosa finisce nel bicchiere
Non ci fa caso
E comunque continua a bere
Gaia si accorge
C’è qualcosa che non va
Le gira la testa
Ma non sa il perché
Un ragazzo la tocca
Anche se a lei non va
Non si regge in piedi
Vuole andarsene
Gaia ha male al petto
I suoi occhi si chiudono
In sala cala il silenzio
Il respiro è sempre più lento
Mirea piange e le tiene le braccia
Ha perso l’anima su quell’ambulanza
E non c’è più lacrima che valga
E’ rimasta sola sopra quella panca