101 finalisti per Sanremo Giovani 2015: 60 arrivati tramite il regolamento Rai, 40 da Area Sanremo e a loro si aggiunge la vincitrice di Castrocaro 2014.
Noi di All Music Italia stiamo cercando di scambiare quattro chiacchere con ognuno di loro prima delle selezioni finali.
Tocca ad un volto già noto al grande pubblico: Simonetta Spiri.
Simonetta è uno dei volti più amati della settima edizioni di Amici. Inizia a cantare all’età di nove anni e da allora non smette più esibendosi in concorsi canori e manifestazioni in tutta Italia.
Dopo il talent show ha continuato la sua carriera esibendosi live e realizzando due album: Il Mio momento da cui sono stati estratti tre singoli e nel 2013 Quella che non vorrei. Ha riscosso grande successo con il brano Dopo mi uccidi con cui è arrivata nei 30 artisti più votati di Sanremo Sociale nel 2011.
Nell’estate 2014 pubblico il suo nuovo singolo, Io & te.
INTERVISTA A SIMONETTA SPIRI
Con quale spirito affronti quest’ultima selezione che ti separa dal palco di Sanremo? Cosa potrebbe darti quel palco?
Affronto con lo spirito di una ‘’donna consapevole’’, con la gavetta alle spalle e tante porte in faccia ricevute. Sicuramente con grande determinazione, serenità e razionalità. Sono felice per questo traguardo ma di certo non mi basta, è la 6° volta che arrivo alla fase finale per accedere a Sanremo Giovani.
Sono fiera di me stessa per non essermi mai arresa, la tenacia e la mia passione hanno sempre vinto sui momenti “no”. Credo nella mia canzone, quest’anno fortemente, e nelle emozioni che provo nell’interpretarla e questo è già il mio piccolo grande miracolo.
Su cosa potrebbe darmi quel palco… Bella domanda, ho iniziato a sognare Sanremo all’età di 8 anni …. Diversamente dagli altri miei coetanei, anziché sognare lo Zecchino d’oro io materializzavo nel mio futuro Il Festival di Sanremo! avevo già le idee chiare, forse più da bambina che da adulta.
Quel palco mi darebbe la speranza di credere che ancora oggi, nel 2015, sia viva una luce di speranza per i giovani emergenti, che come me lottano ‘’soli’’ e che spesso, per il pubblico inconsapevole di alcuni meccanismi subdoli , dovrebbero arrendersi e gettare la spugna. Io non mi sono mai arresa di fronte a certe dinamiche. Sanremo potrebbe darmi l’opportunità di rimettermi in gioco e portare un messaggio di speranza e rinascita anche a nome di tante altre (persone) donne meno forti di me che da tempo hanno rinunciato ai loro sogni. Ovviamente mi darebbe l’opportunità di presentare il mio terzo disco ad una platea più grande e di conseguenza avere più promozione, oggi molto difficile.
Come si chiama e di cosa parla il tuo brano di Sanremo? Chi lo ha scritto se puoi rivelarlo?
Il mio brano di intitola A un km da Dio.
La canzone parla di un tema molto attuale, la violenza sulle donne. Racconta la storia di una giovane ragazza che ha vissuto un percorso difficile ed è cresciuta con un grande coraggio; è un grido d’aiuto, è una denuncia ad una grave piaga della società ma allo stesso tempo regala uno spiraglio di luce perchè non è mai troppo tardi per riprendere in mano la propria vita e i propri sogni, alla violenza non si deve chinare il viso ma ci si deve opporre con forza e coraggio per rinascere. La donna è un fiore che non deve essere calpestato ma curato. Io ho voluto dare voce a tutte quelle donne che ancora non trovano il coraggio e gridano aiuto nella loro silenziosa prigione interiore. La musica è un grande mezzo di comunicazione e forse anche una semplice canzone può essere sinonimo d salvezza e rinascita. La canzone l’ho scritta io con il supporto di due giovani autori, Giulio Iozzi e Alessandro Secci con i quali collaboro da un pò di tempo e con i quali ho intenzione di portare avanti tanti altri progetti grazie alla loro professionalità , umiltà e fiducia nei mie confronti.
Se anche per i giovani ci fosse la possibilità di duettare con qualcuno come avviene il venerdì per i big, chi porteresti con te su quel palco?
Se è concesso sognare in grande, in questo momento sceglierei Ligabue che negli ultimi tempi mi ha trasmesso bellissime sensazioni. Probabilmente domani ti farei un altro nome.
Conosci qualcuno degli altri candidati? Se sì, chi ritroveresti con piacere sul palco dell’Ariston?
Tra i finalisti delle selezione Rai conosco e stimo artisticamente Donato Santoianni, mi piaciono molto il suo temperamento, la sua timbrica e la sua eleganza innata, se potessi scegliere mi piacerebbe condividere il palco con lui; conosco e stimo anche Manuel Foresta, faccio il tifo anche per lui, anche lui un’artista con grande spessore vocale e tanta umanità.
Tra i finalisti di Area Sanremo , mi piacerebbe condividere quel palco con Eleonora Crupi ed Erika Mineo perché insieme abbiamo condiviso tante esperienze in passato e anche loro sono due giovani artiste determinate che sono sempre andate avanti con le loro forze e il loro talento senza rinunciare ai loro sogni, come me, nonostante le difficoltà.
Tra i giovani che sono passati negli ultimi 10 anni al festival di Sanremo chi ti è rimasto nel cuore?
Tra i giovani degli ultimi anni ovviamente Antonio Maggio perché con lui abbiamo condiviso diverse volte il momento che sto vivendo ora e aver visto lui sul palco dell’Ariston ha riacceso in me le speranze quell’anno… perché so che anche lui si è sudato quel posto e lo meritava insieme alla vittoria!
Tanta stima anche per Ilaria Porceddu, penso che sia tra le voci femminili più belle che siano passate a Sanremo giovani, lei mi fece emozionare, ancora piango quando riascolto il suo brano In equilibrio, inoltre è una conterranea ‘’vera’’ e da vera sarda sono fiera che dalla mia terra nascano talenti del genere che dovrebbero essere considerati di più.
Mi piace anche Rocco Hunt per la sua schiettezza e umiltà e Andrea Nardinocchi per la sua particolarità che lo rende completamente unico nel suo stile. Se è concesso tornare indietro di oltre 10 anni, ricordo con affetti i “Sanremi Giovani” di Silvia Salemi, Syria, Carmen Consoli, Giorgia, Laura Pausini……. che nostalgia!
Come passerai la sera prima dell’audizione?
Non voglio pensarci troppo, penso che mi chiuderò in stanza sola, come sempre, con me stessa, spegnerò tutto, anche il telefono, farò un doccia bollente e mi addormenterò nell’attesa di sognare quel traguardo diretto ‘’A un km da Dio’’. 😉