Sfera Ebbasta Fragile testo, significato e video del brano contenuto in “X2VR“, quarto album di inediti di del king della trap.
Sfera torna alle origini proponendo il secondo capitolo di una saga che ha mosso i primi passi nel 2015 con “XDVR” e che ha lasciato un segno indelebile nella storia della trap e tra i suoi milioni di fan.
Sfera ebbasta fragile significato del brano e autori
La prima traccia dell’album è stata scritta da Sfera, Charlie Charles (che produce la traccia) e dall’hitmaker Davide Petrella.
In questa prima traccia del disco Sfera parte con un monologo per introdurre un brano in cui chiarisce i suoi intenti. Dietro all’ostentazione c’è la sua voglia di spronare altri ragazzi a dare il meglio di sé per raggiungere i propri obiettivi.
sfera ebbasta fragile testo, audio e video
La gente molto spesso mi odia, mi critica, ma fondamentalmente penso che non abbia capito il mio…
il mio modo di vivere.
Pensano che ostento in quello che ho, ostento i miei risultati perché voglio fare il figo
ma in realtà io spero solo di motivare tutti quei ragazzi che come me non hanno mai avuto niente
e che, sbattendosi, sanno di poter arrivare a qualcosa
Pensi che sia facile
Per quelli come me qui non restano manco più lacrime
Mo chе tutti hanno in bocca il mio nome, tu mi gridi: “Vattene”
‘Sto succеsso mi spezzerà il cuore, lo renderà fragile
(Money Gang), fragile
Bambini in strada, eh
Vogliono tutto, prendono tutto, non hanno nada, eh
Le teste vuote, le tasche vuote, fuori di casa, eh
Sognano luce dai riflettori
Riflettono solo due secondi
Parlano poco coi genitori
e tutto va storto, eh
Rido con gli altri, piango da solo, tu mi vuoi morto, eh
Tu vuoi il mio posto, tu vuoi il mio polso
tu vuoi il mio conto, eh
Parlo ancora la lingua dei blocchi
Non parlo io, parlano i miei occhi
Anche se in radio c’ho i pezzi pop
Qualcuno mi ama, qualcuno mi odia, tu mettiti in fila
Fumo finché non ho più saliva
Culo sopra un seimila benzina
Ricordo ancora la mia vita di prima
Quei palazzi, gli odori, le facce
Dalle piazze di spaccio alle piazze
Mamme mi mettono i figli in braccio
Pensi che sia facile
Per quelli come me qui non restano manco più lacrime
Mo che tutti hanno in bocca il mio nome, tu mi gridi: “Vattene”
‘Sto successo mi spezzerà il cuore, lo renderà fragile, fragile