La scorsa settimana l’ultimo disco di Tiziano Ferro ha ottenuto un riconoscimento che, se da una parte ha riempito di gioia il cantautore, dall’altra ha dato vita a riflessioni che Ferro ha sentito di condividere con i suoi follower. Parliamo del disco di platino conquistato con il suo ultimo album, “Il mondo è nostro“.
Tiziano Ferro nel suo post si è detto felice perché in ogni caso il disco di platino, assegnato per le 50.000 copie/unità, è un riconoscimento importante da parte del suo pubblico: “la verità è una e una soltanto: mi sento emozionato e FE-LI-CE! Perché le cose belle vanno celebrate“, ha affermato l’artista.
Certo, guardando la carriera del cantautore quel disco di platino può dare da riflettere visti i risultati raggiunti in passato dallo stesso Ferro.
Se infatti guardiamo solo agli album usciti nell’era FIMI, ovvero dal 2009 ad oggi, questi sono gli straordinari risultati collezionati da TZN:
- 2011 L’amore è una cosa semplice – 8 dischi di platino
- 2014 TZN – The best of – 8 dischi di platino
- 2016 Il mestiere della vita – 6 dischi di platino
- 2019 Accetto miracoli – 3 dischi di platino
I numeri dell’artista sono andati a scendere nel corso degli anni e questo è evidente, ma un’attenta analisi non fa che confermarci quello che ormai viene ripetuto, da noi in primis, da diversi anni: nell’era dello streaming, del dominio di Spotify e dell’ormai quasi completa sparizione del supporto fisico, il pop e il cantautorato appaiono in affanno.
È anche da questa situazione che nasce la riflessione di Ferro che trovate a seguire:
“P̲L̲A̲T̲I̲N̲O̲ // P̲L̲A̲T̲I̲N̲U̲M̲ A̲L̲B̲U̲M̲💿💿💿💿💿💿
Sono tempi complessi per noi “zietti della musica” che facciamo fatica a tener passo al mondo dello streaming.È per questo che accolgo con tripudio questo disco di platino – con lo stesso entusiasmo e l’identica sconfinata gratitudine che avrei provato per un riconoscimento triplo.
Il mercato va a rotoli, magari questo disco non ha raggiunto con sufficiente forza i cuori delle persone o forse la mia scrittura e il mio canto non sono all’altezza delle vecchie aspettative, e vi prometto che proverò sempre a migliorare. Magari solo fortuna e sfortuna, ci saranno anche quelle nel cilindro delle ipotesi.“
Ecco, di sicuro nelle parole del cantautore c’è anche un’altra verità accennata. Forse l’ultimo disco, “Il mondo è nostro”, non conteneva brani all’altezza del passato, di canzoni come “Sere nere“, “Ero contentissimo“, “Alla mia età“, “Non me lo spiegare” ma anche “La differenza tra me e te” o “Hai delle isole negli occhi“.
A noi per esempio questo disco e le canzoni che contiene non ha convinto e lo abbiamo detto dall’uscita. Il nostro critico musicale, da sempre grande estimatore di Tiziano Ferro, si è rifiutato di recensirlo proprio per questo.
Proviamo però ad allargare la riflessione del pop ad altri artisti pop. Cliccate in basso su continua.