Da diversi anni il Premio Lunezia, riconoscimento al Valor Musical Letterario delle canzoni, premia con anticipo i brani del Festival di Sanremo… e a vincere l’ambito riconoscimento quest’anno, per quel che riguarda i giovani, è Clara.
Nelle ultime edizioni, ovvero da quando Amadeus ha eliminato la categoria Nuove proposte dalla kermesse, il Premio Lunezia è stato assegnato solo ai big in gara. Quest’anno, su volontà del Patron Stefano De Martino, si torna invece a premiare anche le canzoni dei giovani.
La scelta tra le canzoni dei 12 artisti in gara a Sanremo Giovani che si sfideranno il 19 dicembre in prima serata è ricaduta su Clara e sulla sua “Boulevard“. Un vero e proprio plebiscito, si apprende dal comunicato stampa, convalidato dal direttore musicale e segretario di Commissione Beppe Stanco.
Questo il commento di Loredana D’Anghera, direttore artistico del Premio Lunezia Nuove Proposte:
“L’anima musical-letteraria del brano si realizza con una fusione testo-musica in ottimo equilibrio. Inoltre, Clara riesce a cucire i diversi momenti emozionali della canzone cambiando intenzione vocale in modo convincente. Di sostegno l’arrangiamento che ben segue l’andamento evolutivo dell’opera“.
Il trofeo costituto dall’opera scultorea in marmo bianco di Carrara sarà accompagnato anche dalla motivazione di Selene Pascasi, poetessa, studiosa di Musical-Letterarietà e giornalista del Sole 24 Ore che trovate a seguire:
“La vita è un percorso ad ostacoli che possono renderci più difficile il cammino o, al contrario, darci l’energia giusta per trovare soluzioni e far sì che per ogni sogno spento, se ne accendano altri mille pronti a colorarci il futuro di promesse realizzate.
Non sempre, però, riusciamo a scrivere da soli dei nuovi inizi perché l’anima è sì uno scrigno infinito di passpartout ma ci sono alcune porte le cui combinazioni si aprono soltanto con i «ci sono» partoriti dal cuore. E chi, più di un genitore, può
comprendere gli inciampi dei figli e ripararne gli strappi? Forse nessuno. Ma sarebbe una sintonia di sangue inutile se non si trovasse il coraggio di chieder loro un sostegno, un abbraccio o un silenzio che parli ai sensi.Ancor più difficile, ammettere a se stessi di averne bisogno. Uno stato emozionale ben narrato da Clara nel brano «Boulevard» cui va il Premio Lunezia Sanremo Giovani per avere impresso in istantanee di parole l’intimo sentire di una giovane cresciuta senza la figura paterna.
La canzone, autobiografica, affronta un tema di fondamentale importanza: la solitudine che opprime con un «nodo alla gola / come un foulard» chi si chiede «dov’è papà» perso in un vuoto che si fa piombo («Alla vigilia di quel Natale / cadevan parole più delle neve») che ti costringe ad imparare «cos’è l’assenza / è un altro regalo questa mancanza». Ma non sarà un dolore vano (per le «strade mi perdo / ma poi mi ritrovo») o inascoltato se si impara a tendere la mano in cerca di una madre, cui Clara si rivolge. È così che si diventa adulti, imparando ad ammettere le proprie fragilità fino a saper scrivere «a penna sopra un muro / Nessuno si salva da solo».
Un messaggio necessario, che l’artista affida ad una linguistica pulita, cucita su note contemporanee, sposando abilmente i canoni della Musical Letteratura tanto cari al Premio Lunezia.
In un angolo del cortile
tra la schiuma di sapone
alcune rose si sono piegate
sotto il peso del loro profumo.
Nessuno ha sentito l’odore di queste rose.
Nessuna solitudine è piccola“