Fedez per la prima volta rompe il silenzio sulla questione di Chiara Ferragni e lo fa per rispondere alla Premier Giorgia Meloni e alle frecciatine lanciate ai Ferragnez durante la giornata conclusiva della feste del sui partito all Atreju di Roma.
Facciamo un passo indietro per chi non avesse seguito la vicenda.
Nei giorni scorsi l’Antitrust ha sanzionato le società Fenice e Tbs Crew che gestiscono marchi legati a Chiara Ferragni, oltre a Baloccoper, il tutto per un totale di quasi 1 milione e mezzo di euro.
Alle tre società è stata contestata una pratica commerciale scorretta per aver pubblicizzato il “Pandoro Pink Christmas” di Chiara Ferragni lasciando intendere ai consumatori che, comprandolo, avrebbero contribuito a una donazione all’Ospedale Regina Margherita di Torino.
In realtà da quello che si apprende le società avrebbero incassato più di un milione di euro a titolo di corrispettivo per la licenza dei marchi della Ferragni e per la realizzazione dei contenuti pubblicitari senza nessun versamento all’ospedale.
Chiara Ferragni ha commentato la vicenda, che arriverà ovviamente in tribunale per fare chiarezza, con queste parole: “Mi dispiace che dopo tutto l’impegno mio e della mia famiglia sul fronte della beneficenza ci si ostini a vedere del negativo in un’operazione in cui tutto è stato fatto in totale buona fede.
Quella con Balocco è stata un’operazione commerciale come tante ne faccio ogni giorno. In questa particolare ho voluto sottolineare la donazione benefica fatta da Balocco all’ospedale Regina Margherita perché per me era un punto fondamentale dell’accordo. Sapere che quel macchinario che permette di esplorare nuove cure per i bambini affetti da osteosarcoma e sarcoma di Ewing ora è lì in ospedale è quello che più conta”.
Dal momento che ritengo ingiusta la decisione adottata nei miei confronti, la impugnerò nelle sedi competenti“.
Le frecciate di Giorgia Meloni verso CHIARA FERRAGNI
Durante il suo discorso all’Atreju di Roma Giorgia Meloni, senza mai fare il nome della Ferragni, ha voluto lanciare un duro attacco contro la categoria degli influencer:
“Il vero modello da seguire non sono gli infuencer che fanno soldi a palate indossando vestiti o mostrando borse o facendo eco al design o promuovendo carissimi panettoni, facendo credere che si farà beneficienza ma il cui prezzo serve solo a pagare cachet milionari.
Il vero modello da seguire è quello di chi quelle eccellenze le inventa, le disegna e che produce tenendo testa a tutti nel mercato globale, solo perché noi semplicemente siamo più bravi e lo sappiamo fare meglio.
E ai giovani bisogna spiegare che crearli quei prodotti è più straordinario che limitarsi a mostrarli“.
Tante le critiche in rete anche alla luce dell’utilizzo dei social da parte dei politici stessi al punto che alcuni di loro potrebbero sembrare dei veri e propri influencer.
Fedez, che nei giorni scorsi non ha voluto esprimersi sulla questione, dopo l’attacco della Premier ha voluto dire la sua.
La risposta di Fedez
Queste le parole del rapper che inizialmente ha voluto spiegare il motivo per cui sino ad oggi non si era espresso sulla vicenda:
“Non ho parlato finora perché la vicenda non riguarda me. Riguarda mia moglie, che è una donna indipendente, non voglio sovra determinare nessuno, tanto più che lei ha già detto che impugnerà la sentenza.”
A seguire è partita la vera e propria risposta a Giorgia Meloni che, ricordiamo, Fedez aveva già citato qualche settimana fa nel rispondere ad alcune accuse di Morgan (vedi qui):
“È singolare che pochi minuti fa la presidente del Consiglio Giorgia Meloni abbia deciso di salire sul palco per parlare delle priorità del Paese. Avrà parlato della disoccupazione o della manovra che stanno facendo col c**o o della pressione fiscale? No, ha deciso di dire ‘diffidate dalle persone che lavorano sul web’. Questa è la priorità del nostro presidente del Consiglio.
Mia moglie non ha l’immunità come la Santanché e impugnerà la sentenza e si difenderà nelle sedi opportune. La Santanché se non avesse l’immunità forse da quel palco oggi la Meloni avrebbe detto ‘diffidate da noi stessi’.”
A questo punto Fedez, che dalla vicenda della moglie ha visto coinvolta indirettamente anche la sua Fondazione, ha voluto giustamente ricordare a Giorgia Meloni quanto da lui fatto quando il governo stentava ad aiutare chi ne aveva bisogno…
“Visto che dice che bisognerebbe diffidare di noi, in particolare di me e di mia moglie, le voglio elencare un paio di cose in cui noi abbiamo fatto qualcosa e in cui lo Stato non ha fatto praticamente nulla.
Durante la Pandemia io e mia moglie abbiamo costruito tramite una raccolta fondi da 4 milioni di euro e abbiamo costruito una terapia intensiva da 150 posti letto in 10 giorni che ha permesso di salvare centinaia di vite. Al governo e alla Regione Lombardia hanno speso 10 milioni di euro per costruirne la stessa terapia intensiva, con gli stessi posti letto ma mesi dopo.
Durante la pandemia c’è stata una categoria che erano i lavoratori dello spettacolo che sono state completamente dimenticate dallo Stato, a cui non è stato dato un aiuto.
Il Mibact aveva raccolto in un anno mezzo milione di euro; io da solo chiuso 10 giorni in casa giorno e notte ho raccolto 3 milioni di euro che in un anno sono diventati 7 milioni che ho distribuito insieme a Cesvi per dare da mangiare a famiglie che non avevano più lavoro.
E lei dovrebbe diffidare da me? Voi dove eravate?
Il suo governo da gennaio 2023 doveva fare dei decreti attuativi sul bonus psicologo e per farli ci sono volute 300.000 persone che vi mettessero il pepe al cul**to. E dopo che quelle 300.000 persone hanno firmato una petizione il ministro l’ha sbloccato, “Mi sembra che la rete vi serva come promemoria per darvi una svegliata quando serve”.
Al netto delle chiacchiere e degli attacchi delle premier quanto fatto da Fedez è stato fatto nella totale trasparenza e in molti hanno potuto verificarlo e beneficiarne.