A pochi giorni dalla fine dell’anno Enrico Ruggeri ha riacceso la fiamma del dissing tra Elodie e Gino Paoli, schierandosi – seppur in maniera velata, ma non troppo – al fianco del cantautore di Monfalcone, che il prossimo 23 settembre compirà 90 anni.
L’occasione è stata un’intervista che il cantautore meneghino ha rilasciato a Libero Quotidiano, durante la quale Ruggeri ha detto la sua su quanto accaduta nelle scorse settimane:
“Posso solo dire che, nel mondo della musica, le due donne che considero più sexy sono: Nico, che era la cantante dei Velvet Underground, e Debby Harry, la cantante dei Blondie. In entrambi i casi queste donne avevano un tale sex appeal che non avevano bisogno di mostrare nemmeno le ginocchia”.
Tornato in tv con il programma “Gli occhi del musicista“, Enrico ha poi aggiunto: “Virna Lisi non ricordo di averla mai vista nuda, eppure me la ricordo come un’icona erotica”.
Il cantautore non cita dunque direttamente Elodie, ma il riferimento alla cantante romana sembrerebbe alquanto scontato, soprattutto alla luce del dissing della stessa con Gino Paoli (ne abbiamo parlato qui).
Parole quindi pronte a riaccendere la polemica, quelle capitano della Nazionale Cantanti Italiana: una polemica che – a nostro avviso – appariva vecchia pure negli anni ’80/’90, ovvero l’epoca degli scandali di Madonna.
enrico ruggeri all’attacco: da elodie alla scena rap e trap
Ma non è tutto! Ospite del programma “Da noi a ruota libera“, Enrico Ruggeri ha infatti smontato anche i giovani talenti della scena rap e trap, che parlano per lo più di soldi e successo. Un discorso, questo, molto sensato visto che stiamo parlando del genere musicale più ascoltato dai giovani italiani.
“Di questi tempi il denaro è diventato una qualità morale. Oggi un cantante che discute con un altro cantante gli dice: ‘io ho venduto più dischi di te’, che di per sé non vuol dire nulla, perché il peso di un cantante si misura quarant’anni dopo, se qualcuno conosce e canta ancora le sue canzoni”.
Infine, con sottile sarcasmo, Ruggeri ha fatto sue le parole di Giorgio Gaber, chiosando: “C’è chi preferisce passare alla storia e chi passare alla cassa”.