La notizia che ha dominato i dibattiti del dayafter riguarda la scelta di John Travolta di non firmare la liberatoria per l’utilizzo delle immagini della “particolare gag” del “Ballo del Qua Qua”. Di conseguenza, quella scena, che ha generato reazioni contrastanti durante il Festival di Sanremo, non sarà più trasmessa in televisione. Eleonora Daniele ha annunciato questa decisione durante la trasmissione “Storie Italiane”.
Nel frattempo, John Travolta ha agito per evitare ulteriori problemi non concedendo l’uso delle immagini della sua performance, rendendo impossibile rivedere il suo balletto su Raiplay.
Ma c’è anche un’altra questione che ha alimentato il Travoltagate: la presenza, a quanto pare, di uno sponsor non dichiarato. John Travolta è infatti il testimonial di un famoso marchio di sneaker, le stesse che indossava durante la serata del Festival. Queste scarpe sono state riprese continuamente dalle telecamere e sono state identificate come prodotte da un’azienda che potrebbe aver contribuito al cachet dell’attore. Durante la seconda serata del Festival, il presidente di questa società, Franco Uzzeni, era seduto in prima fila con le stesse scarpe indosso. Le immagini di John Travolta con le sneaker hanno poi invaso i social media dell’azienda, facendo da enorme e non dichiarata forma di pubblicità. Questo ha sollevato la prima grande polemica del Festival.
Il Codacons ha annunciato che ora sarà la Corte dei Conti a dover valutare l’aspetto del compenso pagato dalla Rai all’attore. Il Codacons ha infatti deciso di richiedere chiarimenti alla magistratura contabile per determinare se il cachet di 200mila euro sia giustificato e adeguato, alla luce della deludente performance. Questa valutazione è cruciale per comprendere se l’investimento di risorse pubbliche, considerando che la Rai è finanziata dai contribuenti attraverso il canone, sia stato proporzionato o se, al contrario, rappresenti uno spreco di denaro. Ulteriori indagini anche sul marchio delle scarpe.