7 Marzo 2024
Condividi su:
7 Marzo 2024

Videointervista a Mezkal: “La musica? Uno strumento per metabolizzare il dolore”

Nel nuovo singolo, "Più Giù", un trionfo di chitarre indie rock, con un sound volutamente sporco e analogico

Mezkal Più Giù
Condividi su:

A distanza di pochi giorni dall’uscita di “Più Giù” (ne abbiamo parlato qui), abbiamo incontrato Mezkal, che ci ha parlato di questo suo nuovo singolo e della strada percorsa fino a qui, ma anche del concetto di “solitudine“:

“Io sono sempre stato un tipo molto solitario, sotto certi punti di vista. Negli anni ho poi capito come si sta da soli, che è fondamentale”.

E, a proposito di tempo che scorre, Mezkal ci ha raccontato anche com’è cambiato il suo rapporto con la musica negli ultimi anni:

Prima scrivevo sempre. Oggi, invece, passo periodi di nulla cosmico per poi buttare fuori tutto insieme. Solitamente sono uno che scrive molto quando sta male. La musica mi aiuta a farmi ancora più male e, quindi, a metabolizzare il dolore. Tra l’altro, io sono uno che si va a riascoltare e che si crogiola nel proprio dolore, che ci si perde. Alcune volte, però, questa è la soluzione migliore per ritrovarsi”.

vIDEOINTERVISTA A MEZKAL

MEZKAL, “più giù”

Dopo la breve esperienza ad Amici 22, Diego Taralletto – in arte Mezkal – torna con “Più Giù“, brano che segue la pubblicazione dei precedenti singoli, “Io, te e il resto” (5.925 stream su Spotify) e “Requiem“, che sono andati ad affiancare “Lucido” (poco più di 6.500 stream su Spotify) e Gioia” (quasi 11 mila stream su Spotify), brani inediti pubblicati ancor prima dell’ingresso del giovane cantautore all’interno della scuola di Amici.