Michele Bravi, “Ti avessi conosciuto prima“: significato del testo del nuovo brano contenuto all’interno del concept album “Tu cosa vedi quando chiudi gli occhi” (EMI Records Italy / Universal Music Group – qui la nostra intervista).
Già disponibile in tutti i digital store e in formato fisico, il disco è liberamente ispirato agli scritti di Oliver Sacks ed è diviso in tre capitoli musicali: lo sguardo, l’immagine e l’iride.
Lo sguardo è cosa vorremmo vedere con gli altri. L’immagine è cosa vediamo degli altri. L’iride è cosa cerchiamo di non far vedere agli altri.
MICHELE BRAVI, “Ti avessi conosciuto prima”: SIGNIFICATO DEL BRANO
E se alla parola amore avessimo dato significati sbagliati?
Un regalo cantautorale che Giuliano Sangiorgi fa a questo racconto, in cui la corsa incontenibile di un fiume di parole diventa una poesia che chiamiamo solo amore.
MICHELE BRAVI, “Ti avessi conosciuto prima”: testo DEL BRANO
Autore: Giuliano Sangiorgi
Produttore: Michele Bravi
Ah ti avessi conosciuto prima
Sarei venuto a dirti solo una parola
Avrei potuto raccontarti un’altra scusa
Prima di andare via
Avrei avuto da ridire
Sui tuoi capelli da tagliare
Tanto già lo sai
L’amore non si ferma mai
E gioca coi difetti tuoi
Fino a che tu non smetterai
Ah ti avessi conosciuto prima
Avrei cercato di non perdere un minuto
Per farti avere le mie mani sul tuo viso
E trattenere dentro un pugno il tuo sorriso
Ho troppa voglia di ascoltare e di sapere
Come è successo che abbiamo sonno e poco fame
L’amore sai
Consuma pure le montagne
E Non c’è niente che resiste
E ti consuma pure il cuore
E lo senti attraversare
L’anima da parte a parte
Come una vecchia canzone
Che si scrive senza neanche più pensare alle parole
E ti sembra sia finita dentro tutta l’emozione
E non credi ci sia niente al mondo che ti faccia stare bene
Come una stupida canzone
Che se solo poi finisce questa voglia tua di niente
Non ricordi neanche il suono di quell’attimo fuggente
E lo chiami solo amore
Lo confondi con l’amore
Ah ti avessi conosciuto prima
Ti avrei giurato che detesto le canzoni
Quelle che ti fan sentire grande mentre scrivi
E quando passano la mente torna a quei bambini
Che erano in cerchio tutti intorno
Dentro le mani strette a pugno
Per non lasciarsi andare a fondo
Dimenticando pure il mondo
E confondevano l’amore
Con tutto quello che fa bene
Con tutto quello che fa bene
Ah ti avessi conosciuto prima