Tropico, cantautore dietro il cui nome d’arte si cela Davide Petrella, autore multiplatino della musica italiana, ironizza dai suoi profili social sulla moda di riempire i proprio dischi di featuring nel giorno di uscita del disco di Baby Gang, progetto contenente 19 feat. su 16 brani della tracklist.
C’era una volta il duetto o collaborazione anche detto featuring. Era un vero e proprio evento in cui due artisti si trovavano a collaborare insieme in un brano. In realtà quello che nei vari generi musicali, dal pop al rock, era un evento nel mondo del rap e dell’urban è sempre stato consuetudine.
Una consuetudine che negli ultimi anni è diventata, soprattutto nell’era dello streaming, una vera e propria strategia di Marketing.
Quasi tutti i dischi rapper infatti sono privi o quasi di “tracce in solitaria” e negli ultimi tempi anche alcuni artisti pop scelgono di riempire i propri dischi di collaborazioni. Questo, inutile dirlo, serve a portare più pubblico, i fan degli altri artisti ad ascoltare le proprie canzoni sulle piattaforme digitali.
Una strategia azzeccata che però è andata a togliere in molti casi quell’aura di evento artistico che avevano un tempo le collaborazioni tra artisti e, soprattutto nei dischi urban è ormai difficile poter sentire il proprio artista cimentarsi in un brano completamente da solo.
Ce ne siamo accorti tutti e se n’è accorto anche un autore duttile, capace di passare da brani scritti con Marco Mengoni a quelli con Lazza, come Davide Petrella che, come sempre senza peli sulla lingua e con tanta ironia, ha detto la sua in una storia su Instagram. Queste le sue parole:
“Se fossi il Dio della musica, come prima cosa sguinzaglierei il mio impero di barbari per impedire a rapper/trapper/producer e affini di pubblicare dischi con 100 featuring ogni settimana.
Tanto sono gli stessi feat. per tutti. Fate un disco unico. Esce una volta e stamm a post.
Vvb a tutti si fa per ridere. Però non ingolfateci la uallera ia. Solo amore. Kanye West Votami.“
E voi cosa ne pensate? La moda del featuring, soprattutto negli album urban, sta togliendo valore alle collaborazioni o è diventata motivo di aggregazione tra artisti? Fatecelo sapere sui nostri social.