La nuova proposta di oggi è Denis Guerini, cantautore che, dopo una lunga gavetta musicale durante la quale ha subito una grande evoluzione, si affaccia sulla scena musicale con il suo nuovo disco Vaghe supposizioni nel quale porta la sua capacità di descrivere i sentimenti più diversi con uno stile molto personale.
Vaghe supposizioni è composto da nove tracce, che nel concept dell’autore si trasformano in nove indizi, parte integrante del progetto inteso come un noir, nel quale l’autore diventa un investigatore, incaricato di trovare il senso della propria storia, una storia difficile da capire fino in fondo, costellata di ombre come una strada di notte illuminata solo per alcuni tratti dai lampioni. La ricerca di chiarezza, la stessa che spesso manca nell’uso dei sentimenti e porta Denis Guerini ad affrontare il tema del dubbio, trattando tale ricerca con coinvolgimento abbinato ad una sana dose di ironia. Nel brano La terrazza, si descrive l’abbandono all’amore sospeso tra il desiderio di lasciarsi andare e le mille paure paure collegate allo stesso desiderio, un brano accompagnato da un video molto ben realizzato, con l’autore nel ruolo di protagonista, armato di una cornice “magica” e pronto a narrare la storia tra suggestivi sfondi urbani.
Tra le nove tracce, spiccano anche Il merlo e la gazza, racconto di una dimensione sempre divisa fra il perdersi e il cercare di ritrovarsi, uno stato d’animo che fluttua fra la ricerca di valori solidi e le distrazioni di un facile godimento superficiale e momentaneo. La doppiezza che ritorna anche in Orgia dell’esplicito, duello dell’anima tra il lato che vorrebbe allinearsi all’etichetta del decoro e della moralità pubblica e quello, forse più coerente con le proprie pulsioni, da occultare. Attraverso i nove brani si affrontano diversi aspetti dell’esistenza umana: l’amore, la memoria, la tradizione, il quotidiano, le relazioni. Aspetti che restano slegati in attesa di una voce che porti la verità e che possa legare tutti questi concetti in un percorso definito e comune. Una serie di verità parziali, da intrecciare tra loro a trovare un senso che sciolga tutti i dubbi, che nell’intenzione dell’autore si spiega nel fatto che:
“l’artista è un indagatore senza risposte sicure, inventa indizi per dare un volto al suo assassino esistenziale”
Denis Guerini, artista di Crema, classe 1976, nasce come batterista, ruolo con il quale collabora alla creazione di un album con la band etno-folk Krosmos (Udegar 1996), che accompagna in tour in Bosnia. Nel 1998 dpassa ai Karnea, gruppo grunge che riscuote ottimi consensi di critica. Nel 2000 vira verso il Jazz, nuova passione che nel 2003 sfocia in sperimentazione pura con la band dei Betty Bop. Contemporaneamente nasce la passione per la scrittura, dando il via alla sua produzione cantautorale, una continua investigazione della realtà, condita da una massiccia dose di ironia. Nel 2007 realizza il primo album, Personaggi da guardrail, seguito da L’ultimo della classe, nel 2009. Nel 2011 scrive uno spettacolo di teatro-canzone È facile smettere di essere ottimisti (se sai come farlo) con sei brani cantati durante l’esibizione che entrano a far parte dell’ album I giorni della fionda.
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