Massimo Di Cataldo è tornato dal 31 maggio con un nuovo singolo intitolato Più che mai fuori per Dicamusica/Believe.
Il cantautore presenterà il nuovo singolo nei concerti estivi, live che riprenderanno dopo il ritorno dell’artista da Santiago del Cile dove si è esibito in concerto e ha partecipato come special guest al tour della celebre band cilena Natalino, la quale ha rilanciato con lui la classica “Si dices que te vas”, versione spagnola della celeberrima “Se adesso te ne vai”.
Queste le prime date del calendario in continuo aggiornamento:
- 24/05 SANTIAGO DEL CILE
- 25/05 SANTIAGO DEL CILE
- 15/06 CROPANI MARINA (CZ)
- 20/06 PRATO (PO)
- 30/06 TITO SCALO (PZ)
- 26/07 SURBO (LE) AL
- 27/07 POMEZIA (RM)
- 07/09 PISCIARELLO (VT)
Massimo Di Cataldo significato del singolo Più che mai
Ecco racconta il brano il cantautore:
“Più che mai è un brano dai connotati leggeri in stile canzone estiva, ma in realtà impegnato nel ritrarre uno spaccato sociale in cui viene esaltata una vita piacevole e spensierata lontana dalla monotonia logorante di una quotidianità all’insegna dell’insoddisfazione e proiettata nell’incessante ricerca di ‘quel qualcosa di più’ di cui si sente la perenne mancanza. La soluzione è evadere in un luogo immaginario nel quale le preoccupazioni e i pensieri da cui siamo afflitti svaniscono, a favore di una realtà ideale, sebbene inesorabilmente illusoria”.
Il brano, di cui Di Cataldo è autore e produttore, si scosta dalle ballads caratteristiche del suo repertorio per affidarsi, in questo caso, a un sound di matrice prevalentemente elettronica con spunti trance e ritmiche drill in un mix ibrido di basso trascinante e chitarre esotiche.
Ad accompagnare il brano un video diretto da Cesare Rascel e con la partecipazione di Beatrice Scarso che rappresenta una riflessione sulla società contemporanea, in cui l’apparenza prende il sopravvento sull’essenza autentica della vita.
Il protagonista, un uomo qualunque, nei momenti della sua quotidianità ripetitiva e alienante, subisce il richiamo dei messaggi promulgati dai social che rinviano a momenti di evasione lussuosa e attraente. L’ambientazione si alterna tra la realtà quotidiana e insoddisfacente del protagonista e un piano fatto di comunicazione social di stampo consumistico.
Come racconta Massimo Di Cataldo:
“Mi inquieta soprattutto la crescente dipendenza da dispositivi elettronici e la tendenza ormai diffusa di relegare le proprie esistenze all’utilizzo dei social, rischiando di trascurare la vita reale. Spesso la necessità di apparire e ostentare falsi valori può celare una vita piuttosto ordinaria come quella del protagonista del videoclip, il quale tenta di sottrarsi alla monotonia, rifugiandosi nel miraggio di una vita ideale ai Tropici”.