Carlo Conti torna alla guida del Festival di Sanremo e introduce novità che stanno facendo discutere il mondo degli artisti emergenti italiani, scatenando una vera e propria rivolta sui social.
Tra le novità decise dal direttore artistico vi è la reintroduzione della categoria Nuove Proposte con un circuito di gara separato all’interno del Festival. Come anticipato da All Music Italia nelle scorse settimane, Conti non solo ha ridotto le Nuove Proposte in gara a 4 (nei suoi precedenti tre festival erano 8, e negli anni ‘90, quelli di Pippo Baudo, addirittura 18), ma ha anche abbassato l’età massima per partecipare a Sanremo Giovani, già ridotta da Amadeus da 36 a 29 anni, al range tra i 16 e i 26 anni.
Quest’ultima modifica ha scatenato numerose discussioni e critiche su tutto il web, inclusi sul nostro post Instagram e su quello del profilo ufficiale di Carlo Conti. Gli artisti emergenti, infatti, si sentono esclusi.
Del resto, i due “giovani” lanciati nel Festival di Conti erano due cantautori, Ermal Meta e Francesco Gabbani, entrambi ampiamente over 30. Anche artisti esplosi al Festival negli ultimi anni, così come in passato, con questa regola sarebbero stati esclusi. Tra loro, giusto per fare qualche esempio, Mahmood, Tananai, Raphael Gualazzi, e Fabrizio Moro, passando per Diodato all’epoca della sua prima partecipazione nel 2014.
In un momento storico in cui Amici di Maria De Filippi si è orientato verso artisti molto giovani, e in cui gli spazi per gli artisti emergenti in tv, in radio e nelle manifestazioni sono ormai praticamente inesistenti, gli artisti italiani si sentono abbandonati.
Tra i commenti più significativi, riportiamo alcuni come quello di Lucrezia, già concorrente di X Factor, che ha scritto: “Grazie Carlo. Se avevamo pochi spazi ora ne abbiamo meno”.
Ecco a seguire altri:
- “Noi artisti emergenti dopo i 25 anni direttamente nel bidone della spazzatura”.
- “Bella cavolata per gli artisti più grandi. Questo è Age sharing”.
- “Trovo che non ha senso dare un limite di età alle Nuove Proposte, il talento non ha età. Bisognerebbe dare spazio agli emergenti, agli indipendenti. E poi mi chiedo: ma il limite di età per i presentatori non si può avere?”.
- “Questo vincolo esclude automaticamente tanti talentuosi artisti emergenti di 27 anni o più, che ancora non hanno raggiunto la fama ma sono pronti a farsi conoscere al grande pubblico. Chiediamo una riflessione a Carlo Conti affinché venga rivisto questo limite di età. La musica non dovrebbe avere confini anagrafici”.
- “E i ragazzi che fino a 26 anni hanno studiato e si sono fatti esperienza? No, quelli buttiamoli fuori, assurdo”.
- “Abbassiamo anche l’età della conduzione e delle direzioni artistiche”.
- “Che bello avere 29 anni e scoprire che la tua musica non può avere un’opportunità a causa di un limite che non ha senso”.
- “Quando sei giovane non hai abbastanza soldi per poter fare musica, andare in uno studio di registrazione e promuovere i tuoi brani. Ora che finalmente dopo tanti sacrifici si riesce a fare musica con i soldi messi da parte, per il panorama della musica italiana risulti vecchio. Età 29 anni. Grazie per la delusione”.
Insomma, il disappunto è tanto e la paura che, con solo quattro posti a disposizione, le major facciano la parte del leone, è altrettanto grande. Certo, Sanremo Giovani avrà prima della finale ben quattro serate su Rai 2, ma gli esperimenti del passato hanno dimostrato, discografiche testimoni, che purtroppo la sola partecipazione a Sanremo Giovani non porta molto agli artisti.
Vista questa vera e propria rivolta sul web, Carlo Conti di fare un passo indietro e di mettere in discussione tutto e cambiare il nuovo limite di età per le Nuove Proposte del Festival di Sanremo 2025?