La vincitrice della 13esima edizione di X Factor, Sofia Tornambene, in arte KIMONO torna con un nuovo singolo, Parafulmini, che vede alla produzione Maestro.
Classe 2022, di Civitanova Marche, Sofia inizia a studiare canto, pop e jazz, dall’età di tre anni. Da vera e propria bambina prodigio partecipa a tutto quello che può placare la sua fama di musica: stage, masterclass e concorsi musicali. Inizia a scrivere giovanissima le sue prime canzoni per diventare una cantautrice.
Prende il nome d’arte di Kimono dall’altra sua grande passione, il karate, e con questo nome partecipa nel 2019 a Sanremo Young, programma di Rai1 condotto da Antonella Clerici, classificandosi al terzo posto.
Nello stesso anno, qualche mese dopo, entra nel cast di X Factor con il suo inedito, A domani per sempre, e vince X Factor firmando un contratto con Sony Music.
Seguono una serie di singoli (tra questi Ruota panoramica) e un progetto acustico registrato presso gli RCA Studios e, nel 2020, inizia la collaborazione con Maestro che sfocia nell’EP Dance Mania: Stereo Love.
Il 2023 la vede pubblicare i singoli Tempesta, In ostaggio e Piena di se e vincere il NyCanta, il Festival della Musica Italiana a New York.
Ora è arrivato il momento di nuova musica con Parafulmini.
KIMONO, PARAFULMINI, il nuovo singolo
Fuori da venerdì 12 luglio per Dischi dei Sognatori con distribuizione ADA Music Italy, Parafulmini è stato suonato e prodotto dalla stessa Kimono con Maestro in collaborazione con Marco Rettani.
Ecco come Kimono racconta il brano:
“È una potente metafora della vita, rappresentata come un’onda con i suoi alti e bassi. Il brano esplora la tensione tra il desiderio di vivere appieno e la pressione sociale verso un’illusoria perfezione. Questa dualità si manifesta nel contrasto tra il mood dark del pezzo e una sottile presenza di speranza e determinazione a stare bene con sé stessi e con il mondo”.
Le parole del testo trasmettono un senso di lotta e di ricerca costante, ma anche di accettazione e coraggio. Il protagonista sfida la sorte, affronta il dolore e resiste, sapendo che, nonostante tutto, c’è una presenza salvifica che lo aiuta a mantenere l’equilibrio.