gIANMARIA Disordine testo e significato del nuovo singolo del cantautore in uscita venerdì 19 luglio per Epic/Sony Music Italy.
Gianmaria Volpato è reduce dal lancio del singolo Estate disperata, brano lanciato il 10 maggio scorso, e dal debutto come scrittore con il romanzo Stagno, edito da Mondadori.
gianmaria disordine testo e significato del brano
Il nuovo singolo, prodotto da Antonio Filippelli, segna un nuovo capitolo musicale del cantautore, che prosegue la sua ricerca sonora spostando i confini della sua scrittura attraverso diverse influenze internazionali, spaziando dai testi dei The National a quegli degli Interpol e, per le musiche, dai Gorillaz alla scena indie francese.
La canzone è un inno alla fragilità, una fotografia, pura e senza filtri, di un disordine interiore che gIANMARIA, attualmente impegnato in studio nella scrittura del suo prossimo progetto discografico.
Ecco come racconta il brano il cantautore:
“Disordine è un inno alla fragilità. Può sembrare un brano un po’ contorto da decifrare, è un flusso di coscienza un po’ aggrovigliato scritto di getto in un pomeriggio. La protagonista della storia è una ragazza, una figura importante della mia vita, a cui chiedo di confessarmi le sue fragilità e di porgermi tutte le sue debolezze per dividerci il peso. I rapporti sono dei ripari dalla solitudine e delle case dove possiamo abbassare le difese“.
gianmaria disordine testo del brano
gianmaria
Non vuoi più piangere da sola
L’hai provato e non è niente di che
Non vuoi più un abito da sposa ora
Che non sei più così giovane
È tutto in disordine
Disordine
Le tue amiche tutte madri
I loro figli figli di puttane
Solo perché non hai fatto in tempo
Con il tipo bello
Che trovavi giusto quando eri giovane
E ora è tutto in disordine
Disordine
Disordine
Respirare so che è dura
Puoi gridare ad alta voce che
Non puoi perdere
Un foglio bianco la tua anima
Tu sei così pallida
Ricordo tutti i viaggi
Riguardo la tua macchina
Seduta sul balcone
Fumi mille sigarette
Non ti va di mangiare
O di portare fuori il cane
Tutti quanti sono meglio di te
Tutti quanti stanno meglio di te
Sarebbe bello uscire e prendere da bere
Aspettando che domani cambi l’aria
E parli con il muro
E parli con le piante
Di tutti i tuoi amici non ricordi più le facce
Ogni tanto torni fuori
Nei discorsi nelle foto
Quella volte al mare in moto
Quando ti sei rotta il polso
Mi dicevi sono meglio di me
Dicevi stanno tutti meglio di me
Sarebbe bello uscire ancora una volta
E dimenticarci almeno una volta
Di tutto quel disordine
Respirare so che è dura
Puoi gridare ad alta voce che
Non puoi perdere
Respirare so che è dura
Puoi gridare ad alta voce che
Non puoi perdere
Non puoi perdere