Nel tessuto intricato dei media e dei social network, emergono storie come quella di Gerardina Trovato. Su TikTok, infatti, l’artista sta diventando virale perché finalmente ritorna a cantare.
Ma facciamo un passo indietro. Chi è Gerardina Trovato? Forse i più giovani, non lo sanno.
Gerardina Trovato è stata una delle voci più straordinarie e promettenti della musica italiana negli anni ’90, una giovane cantautrice con una voce potente, con una grande profondità emotiva, con una penna poetica e un bellissimo sorriso.
Il debutto di Gerardina sul grande palcoscenico avviene nel 1993 al Festival di Sanremo, con il brano Ma non ho più la mia città. La canzone arriva seconda tra le Nuove Proposte, dietro solo a Laura Pausini con La Solitudine.
Uno dei momenti più alti della sua carriera arriva con il duetto insieme ad Andrea Bocelli in un brano da lei scritto, Vivere.
Questa canzone non solo porta il suo secondo album, Non è un film, al disco di platino a una settimana dall’uscita, ma viene inserito nel disco di Bocelli vendendo oltre 25 milioni di copie nel mondo.
Nel 2000 dopo due anni di silenzio e di lotta contro i disturbi alimentari la Trovato torna a Sanremo con il brano autobiografico, Gechi e vampiri. La canzone, vincitrice per il pubblico, si piazza al 6º posto nella classifica finale ma l’album di raccolta Gechi, vampiri e altre storie, pubblicato subito dopo, ottiene un altro disco di platino, confermando il suo talento e il suo impatto sul panorama musicale italiano.
Di lei ricordiamo anche brani come Sognare sognare e Piccoli già grandi, canzoni che insieme a Gechi e vampiri sono diventate nei giorni scorsi popolari, in tendenza, virali.
Dietro questi successi straordinari, però, si nascondeva una battaglia personale molto più difficile. Gerardina ha sofferto di una grave nevrosi ossessiva depressiva, una condizione che l’ha costretta a ritirarsi dalle scene e a lottare per la propria salute mentale.
La lunga odissea di Geradina Trovato
Nel corso degli anni, l’artista ha tentato più volte di tornare, ma il suo ritorno è stato segnato ancora una volta da difficoltà personali e professionali.
Nel gennaio 2020, Gerardina ha rilasciato un’intervista in cui ha descritto la difficile situazione in cui si trovava, parlando apertamente delle sue lotte contro la depressione e delle difficoltà che ha affrontato nell’ambiente musicale.
Questo breve e sintetico excursus ci rivela una donna che, nonostante tutto, non ha mai smesso di combattere, e infatti eccola riapparire in questi giorni sul social cinese durante un concerto in Sicilia, sua terra di origine.
Gerardina appare davvero molto magra, fragile, con il viso incorniciato dalla sofferenza ma con un sorriso dolce. Una semplice tuta, scarpe da tennis ed i capelli raccolti in una piccola coda di cavallo.
I social network si infiammano con post e condivisioni che lamentano il suo stato attuale ma celebrano anche il tentativo di un ritorno. Questa ondata di attenzione è accompagnata da una pioggia di commenti di sostegno e di promesse di supporto. Sembra un gesto nobile, una dimostrazione di affetto ritrovato. Ma dietro questa manifestazione di abbraccio virtuale si cela un fenomeno più complesso e ambiguo, intriso di ipocrisia e di strumentalizzazione: cavalcare l’onda dell’hashtag #gerardinatrovato è un piatto dal gusto molto appetitoso per chi cerca seguaci sui social.
L’ondata su tiktok
I Tiktoker se ne escono con live e video in cui mostrano una empatia straordinaria, ai limiti della commozione, quando invitano ad un accalorato sostegno dell’artista. Ne potrei citare molti, ma su tutti mi ha colpito il video di Viviana Bazzani. Lancia appelli alle radio citandone almeno 10 tra network e regionali affinché la programmino a giorni alterni (!!) con quei vecchi brani di successo per permetterle di avere un ritorno economico dalla SIAE.
La signora ignora totalmente le dinamiche radiofoniche, è evidente. Così come -avendo in passato la Trovato dichiarato in diverse interviste di avere avuto problemi economici- non sa se sia ancora detentrice dei diritti SIAE depositati allora. Ma fa di più: lancia un appello ad Alfonso Signorini affinché le faccia vivere l’emozione e l’esperienza di entrare nella Casa del Grande Fratello. “Alfonso, io credo che Gerardina abbia tanto da dare ai giovani, da raccontare, è una donna che è caduta ma è riuscita da sola a rialzarsi. Parlare del male oscuro (…) può essere di grande esempio”.
Ma veramente ad una persona che ancora non si è definitivamente rialzata ma che sta provando a farlo con grande dignità e fatica, si può suggerire di andare al Grande Fratello, o come ho sentito in altri video, ad Amici di Maria De Filippi o alla prossima edizione del Festival di Sanremo con appelli a Carlo Conti?
L’ondata di affetto per Gerardina Trovato, pro e contro
Seppur certa della genuina e coinvolgente buona fede di certi fan che l’hanno sempre sostenuta in questi anni difficili, chi sono tutti questi che pubblicano i suoi video e si accorano per un suo ritorno? Non vorrei si trattasse di una empatia effimera, un fuoco di paglia acceso dalle dinamiche virali dei social media. Questo accalorato sostegno, che oggi sembra inarrestabile, è suscettibile di esaurirsi altrettanto rapidamente quando la storia di Gerardina non sarà più al centro dell’attenzione. E accadrà perché i social sono fatti così.
Chi desidera veramente aiutare una persona fragile come Gerardina Trovato a tornare verso quella luce meravigliosa che è la musica, dovrebbe muoversi con competenza e partire dal dato che Gerardina Trovato ha già sperimentato il peso dell’abbandono e della depressione.
L’illusione di un ritorno trionfale potrebbe trasformarsi rapidamente in una nuova delusione, un’altra conferma della fugacità dell’interesse sincero per lei, che spesso ha dichiarato di essere stata abbandonata da chi l’avrebbe dovuta sostenere musicalmente. Qui non discuto sul fatto che sia vero o no quanto dice (dovremmo sentire l’altra campana) ma è inopinabile che questo sia il suo sentire. Il clamore mediatico, se non sostenuto nel tempo con fatti e non solo con condivisioni, commenti e video acchiappa follower potrebbe alimentare in lei la sensazione, tra qualche tempo, di essere ancora una volta scartata, dimenticata.
Potete immaginare quale dolore dentro la devasterebbe nuovamente?
La società moderna, con la sua capacità di innalzare persone al culto mediatico e di scaricarle altrettanto rapidamente, rappresenta un terreno minato per gli individui vulnerabili come Gerardina Trovato.
L’applauso virtuale deve essere sostenuto da azioni concrete e da un impegno a lungo termine, altrimenti si rischia di perpetuare un ciclo di emozioni intense seguite da un vuoto ancora più profondo.
La vera solidarietà non è passeggera, non bastano 30 secondi di video per lavarsi la coscienza, per sembrare dei motivatori, degli influencer o come diavolo vogliamo definire il circo mediatico dei social network. La solidarietà è parlarne quando a nessuno più interessa farlo come per esempio ha fatto All Music Italia nel 2015 (qui e qui) e poi ancora nel 2020, anni in cui non faceva click, né tendenza, né hype.
E ancora, la vera solidarietà, è un impegno costante e rispettoso verso la persona dietro l’artista. Si potrebbe organizzare un crowdfunding per aiutarla a dare vita ad una nuova produzione musicale, per esempio. Io spero che chi in questo momento le stia vicino professionalmente cerchi, senza strumentalizzare niente e nessuno, una produzione per lei. La strada del ritorno alla serenità e alla motivazione, al coraggio di stare sul Palco di Sanremo è lunga. E Sanremo solo è tra pochi mesi. Sinceramente non le auguro di andarci proprio nella prossima edizione. Per il suo equilibrio.
Facciamo invece un appello al CET di Mogol: che la accolga in quella scuola di musica, immersa nella campagna umbra, dove Gerardina potrebbe trovare l’humus giusto per riconciliarsi con la vita attraverso la musica collaborando con altri artisti e contaminadosi anche con le nuove generazioni di cantautori.
Gerardina Trovato è un’ artista eccezionale. Lo è anche ora che, con un corpicino esile e stanco, mostra ancora quella voce grintosa di allora. Questo l’ho notato nei video che ho visto. Non ricorda le parole delle sue canzoni, ma l’arte vocale è immutata. L’estro c’è tutto. Il suo sorriso, tenero, imbarazzato, così come il suo sguardo, mostrano che ci vuole provare.
Aiutiamola nel modo giusto, solo così potremo evitare che la speranza promessa si trasformi in un’altra delusione per chi ha già conosciuto troppi abbandoni nel corso della sua vita.