A distanza di pochi mesi dal suo ultimo singolo da solista e dalla collaborazione con Giuse The Lizia, centomilacarie torna con un nuovo singolo dal titolo pupille (Maciste Dischi). Il brano sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali da venerdì 30 agosto.
Il brano è già disponibile per il pre-save cliccando qui.
CENTOMILACARIE, “PUPILLE”
Prodotta da okgiorgio, pupille presenta un ritmo incalcante grazie all’utilizzo di un synth. centomilacarie descrive immagini vivide, suggestioni e paranoie che raccontano lo stato di assoluta vulnerabilità che colpisce ognuno di noi quando proviamo dei sentimenti e ci sentiamo insicuri.
centomilacarie racconta che: «pupille è nata a giugno di quest’anno, avevo una strana energia addosso che mi rendeva inquieto».
E approfondisce: «Quella mattina ero in studio con okgiorgio e in mancanza di ispirazione abbiamo iniziato a guardare “Requiem for a Dream”, lasciando acceso e muto in sottofondo il film durante tutta la fase di scrittura. Finito il testo e abbozzate le melodie ho registrato la voce in un’unica take, senza più ritoccarla fino alla fine. Pupille è la cattura di quell’energia e di quell’inquietudine, non è una storia ma puro fluire».
Con questo nuovo singolo, centomilacarie continua a confermarsi una tra le penne più evocative della nuova scena, con un linguaggio crudo ma poetico, emotivo ed intenso. Il tutto è accompagnato dal suo timbro graffiante e dalla produzione dall’impronta pop rock di okgiorgio.
Inoltre, centomilacarie è reduce dal tour estivo che si concluderà con queste due date: il 15 settembre allo Spring Attitude Festival a Roma e il 5 ottobre al Sonora Fest a Bagnocavallo (RA). I biglietti per la data romana (quella ravennate è a ingresso libero) sono acquistabili cliccando qui oppure andando su DICE.
Di seguito, l’artwork per la cover di pupille, decisamente molto simile a quella degli ultimi due singoli quasi nuda e notte vodka. Che sia in arrivo il suo primo progetto discografico? Staremo a vedere.
CENTOMILACARIE PUPILLE TESTO
Tu mi ricordi il sale
Che sulla lingua un po’ si brucia e faccio finta
Di dormire questa notte sulla schiena un po’ di un’altra e un po’ per finta
Di toccarti un po’ fingendo tu sia mia
Le tue pupille sono rosse
Ma non mi credi
Così, così, così
Continua con i morsi
Ma non mi fermi
Così, così
E come un cane bastardo lecco ogni ferita
Mentre tu arrivi in ritardo penso che sia finita
I tuoi silenzi sono troppi, troppi, troppi
A casa le cicale, le tue mutande
Nella tua gola c’è l’orgasmo del temporale
E le mie Camel si sfiorano
E le tue voglie mi rubano
Fammi capire che sei vera
Più vera di me
Che fingi di venire e non sai neanche il perché
Le tue pupille sono rosse
Ma non mi credi
Così, così, così
Continua con i morsi
Ma non mi fermi
Così, così
E come un cane bastardo lecco ogni ferita
Mentre tu arrivi in ritardo penso che sia finita
I tuoi silenzi sono troppi, troppi, troppi
Le tue pupille sono rosse
Ma non mi credi
Così, così, così
Continua con i morsi
Ma non mi fermi
Così, così
E come un cane bastardo lecco ogni ferita
Mentre tu arrivi in ritardo penso che sia finita
I tuoi silenzi sono troppi, troppi, troppi
Le tue pupille sono rosse
Ma non mi credi
Così, così, così
Continua con i morsi
Ma non mi fermi
Così, così
E come un cane bastardo lecco ogni ferita
Mentre tu arrivi in ritardo penso che sia finita
I tuoi silenzi sono troppi, troppi, troppi