5 Dicembre 2024
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5 Dicembre 2024

SIAE: creativi preoccupati per l’impatto dell’AI, a rischio 22 miliardi di diritto d’autore entro il 2028

Nonostante le paure la metà degli autori interpellati metterebbe le proprie opere a disposizione per un compenso adeguato

SIAE AI
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Da quando l’intelligenza artificiale è diventata una realtà che, giorno dopo giorno, diventa sempre più concreta, c’è grande preoccupazione nel mondo dell’arte per il suo utilizzo che potrebbe andare a compromettere le opere e il diritto d’autore. Per questo SIAE ha presentato la prima indagine italiana sul rapporto tra autori e intelligenza artificiale, condotta in collaborazione con SWG.

La survey, che ha coinvolto oltre 4.770 autori SIAE, è stata presentata durante l’evento “Next Gen AI” in occasione del XV Rapporto Civita. L’obiettivo era analizzare l’impatto emotivo, creativo ed economico dell’AI nel mondo della musica, del cinema, dei libri e del teatro.

I risultati evidenziano un rapporto complesso e diffidente. Solo il 18% degli autori musicali crede che l’AI avrà un’influenza positiva sulla musica, mentre il dato scende al 15% per i libri e al 12% per il teatro. Paura e tristezza sono le emozioni più comuni associate all’AI, benché chi utilizza frequentemente strumenti di AI sviluppi un atteggiamento più ottimista.

SIAE, l’inchiesta: Diffidenza e utilizzo dell’AI

La metà degli intervistati dichiara di utilizzare strumenti di AI, ma solo un terzo ha sperimentato sistemi di AI generativa. L’uso è più diffuso tra gli autori cinematografici (54%). Tuttavia, il 60% di chi utilizza AI per la generazione di contenuti testuali lo fa per raccogliere spunti creativi o perfezionare testi esistenti, dimostrando un approccio esplorativo più che consolidato. ChatGPT, nella versione gratuita, è lo strumento più popolare, utilizzato dal 75% degli autori.

Nonostante l’uso relativamente diffuso, solo una minoranza degli autori è interessata a prodotti culturali generati interamente da AI, segno di una forte diffidenza verso queste tecnologie.

I Timori per il diritto d’autore

Una delle preoccupazioni principali riguarda il possibile impatto dell’AI sulla creatività umana e sul diritto d’autore. Il 40% degli autori ritiene che l’AI potrà solo integrare la creatività, ma 1 su 3 teme che possa soppiantare alcune forme artistiche, rendendole obsolete. Inoltre, si teme un’erosione delle entrate e delle opportunità di lavoro. Sebbene circa la metà degli intervistati sia disposta a consentire l’uso delle proprie opere per addestrare AI, questa disponibilità è subordinata a un compenso adeguato.

SIAE E I Dati CISAC: una perdita stimata di 22 miliardi di euro

Le preoccupazioni degli autori trovano conferma nei dati economici presentati da CISAC (Confederazione Internazionale delle Società di Autori e Compositori). Si stima che entro il 2028 il mercato dei contenuti generati dall’AI crescerà fino a 64 miliardi di euro, con entrate dei fornitori di AI generativa nella musica e nell’audiovisivo previste a 9 miliardi di euro. Tuttavia, i creatori umani rischiano di perdere il 24% delle loro entrate nel settore musicale e il 21% in quello audiovisivo, con una perdita complessiva di 22 miliardi di euro nei prossimi cinque anni.

Questo porta in una sola direzione: la richiesta di un intervento normativo.

Il 66% degli autori chiede una regolamentazione armonizzata a livello internazionale, coinvolgendo organismi come la WIPO (World Intellectual Property Organization). Allo stesso tempo, 7 autori su 10 ritengono che lo Stato italiano e la SIAE debbano intervenire per tutelare il diritto d’autore e monitorare l’uso delle opere attraverso strumenti di AI.

Queste le parole di Matteo Fedeli, Direttore Generale SIAE:

Gli autori musicali e audiovisivi sono la principale fonte creativa dei contenuti generati dall’AI, ma rischiano di perdere fino al 24% delle entrate.

L’AI non deve intimorirci, ma serve un approccio ‘a prova di futuro’ per garantire uno sviluppo tecnologico che rispetti i diritti d’autore e mantenga la creatività umana al centro dei processi artistici. Collaboreremo con il legislatore e gli stakeholder per adottare norme adeguate e diffondere conoscenza sul quadro normativo a tutela del diritto d’autore.