Marracash, VITTIMA: testo e significato della nona traccia contenuta nell’album È FINITA LA PACE, fuori dal 13 dicembre 2024 per Island Records / Universal Music Italia.
L’album è già da ora disponibile su tutte le piattaforme digitali e in pre-order in versione fisica (cliccando qui) nei formati CD standard e vinile standard, in uscita il 24 gennaio 2025. In esclusiva, sullo shop Universal Music Italia ci sono anche il CD autografato, CD Deluxe, il vinile autografato e la Picture Disc.
Tutti i 13 pezzi del disco sono stati scritti da Fabio Rizzo (Marracash), per la musica da Alessandro Pulga e Stefano Tognini e prodotti da Marz e Zef, ad eccezione di CRASH, scritta per la musica anche da Alessandro Civitelli.
MARRACASH, “VITTIMA“: SIGNIFICATO DEL BRANO
VITTIMA è stato uno dei brani più complessi da scrivere e la difficoltà principale è derivata dal beat: pur avendo un grande potenziale, la produzione sembrava spingere verso un ritornello cantato, ma questo avrebbe rischiato di renderlo troppo pop e poco in linea con il suo stile. Il risultato finale è un brano che combina un sound classico e un rap incisivo, pur affrontando un argomento molto attuale e vicino all’interesse dell’artista.
Infatti, il testo racconta un mondo di vittime, in cui ci sentiamo tutti smarriti e feriti in profondità. Il sample di Puccini è di un’aria contenuta all’interno dell’opera in tre atti Madama Butterfly, il nome preciso del brano è Un bel dì vedremo eseguita da Mirella Freni, Wiener Philharmoniker ed Herbert von Karajan.
Per Marracash, il vittimismo diventa spesso un’alibi e una giustificazione: “io ho subìto quello che tu non hai subìto”. Tutti hanno un punto di partenza e nessuno di noi può e deve quantificare cosa è peggio e cosa e meglio, quindi dobbiamo prendersi le proprie responsabilità senza piangerci addosso o sui social o nascondersi nel vittimismo.
MARRACASH, “VITTIMA”: TESTO DEL BRANO
Quando mi arrendo al mio lato peggiore
Coltivo il risentimento, perpetuo il dolore
Mai stato vittima di nessuno a parte me stesso
Marracash, è un mondo di vittime
Senti
Se guardi indietro
Lo sai che non sei di vetro
Hai retto di peggio
Eppure temi di cedere sotto il peso
Che farai adesso? A chi darai la colpa?
Alla tua zona, agli istituti, a una famiglia storta?
Tu vuoi raccontarti
Che sei stato vittima
Che rispetto agli altri
La tua rabbia è più legittima
Quante volte hai pensato
Di farla pagare a tutti
Sei solo riuscito a farti pagare, non li hai distrutti
Nessuno credeva in te
Allora ci hai creduto troppo tu
Fino a identificarti in ciò che ti hanno tolto
Senza più cercare
Né confronto, né conforto
Sostituendo amore
Col controllo e con lo scontro
Pianti di sciacalli
Hanno qualcosa poi da vendere
Accogli i traumi
O cerca una scusa che è più semplice
Per ricascarci, per esser debole
Temi una cosa così tanto che la fai succedere
Le tue radici recidi
Da vittima
Se lo subisci e lo infliggi
Sei vittima
Tutti smarriti
Feriti in profondità
Chi lascia il passato
E chi non ce la fa
Non mi convinci ti esprimi
Da vittima
Questi vestiti cuciti
Da vittima
Se lo decidi
Ti pigli quello che verrà
Nessuno si prende responsabilità
La gente non possiede niente
Solo la dignità
Chi piange pubblicamente come fa?
Così arrivista
Che monetizza l’umiliazione
Ed altra gente triste
Che assiste così è migliore
Non fa per te
Che resti lì silente, resiliente
Nel tuo patologico
Bisogno di conferme
Di tenere strette le cose fino all’asfissia
Come se tutto stesse
Sempre per scivolarti via
È tutto in testa, hai i blocchi
Perché ancora ferma ai blocchi di partenza
Credi di meritarti questa merda, una sentenza
Temi il dolore poi ti affezioni è dipendenza
Se non perdoni loro
Non perdonerai te stessa
Quindi cambia!
Perché lo sai che piangere
Non è abbastanza
Non è sul serio
Se ti lascia intatta
Il sangue è più denso
Dell’acqua e macchia
Le tue radici recidi
Da vittima
Se lo subisci e lo infliggi
Sei vittima
Tutti smarriti
Feriti in profondità
Chi lascia il passato
E chi non ce la fa
Non mi convinci ti esprimi
Da vittima
Questi vestiti cuciti
Da vittima
Se lo decidi
Ti pigli quello che verrà
Nessuno si prende responsabilità
Il male che hai subito
E hai fatto a tua volta
Puoi liberartene se vuoi
Credo…
Le tue radici recidi
Da vittima
Se lo subisci e lo infliggi
Sei vittima
Tutti smarriti
Feriti in profondità
Chi lascia il passato
E chi non ce la fa
Non mi convinci ti esprimi
Da vittima
Questi vestiti cuciti
Da vittima
Se lo decidi
Ti pigli quello che verrà
Nessuno si prende responsabilità