Oggi All Music Italia vi vuole presentare il talento rap emergente di Signor Dream, che ha appena presentato Chi muore è un fiore, un brano che trae ispirazione da un terribile fatto di cronaca e che porta prepotentemente alla ribalta la capacità comunicativa e il talento di questo emergente 23enne, che si distingue nell’affollata scena musicale hip hop, grazie ad un grande potenziale che a breve potremo ascoltare e conoscere a fondo, nel suo primo lavoro discografico intitolato Fuori Tutto Vol.1, un mixtape che vedrà la luce nei primi mesi del 2015.
Chi muore è un fiore nelle intenzioni del giovane talento vuole raccontare al pubblico, attraverso la musica, la dura realtà della comunità africana di Castel Volturno (CE). Una comunità dove, ancora oggi, l’integrazione stenta ad affermarsi. La voglia di raccontare questa realtà, porta Signor Dream a frequentare quella comunità e le persone che la abitano per diversi mesi, imparando a conoscere le loro abitudini, le loro usanze e il loro modo di rapportarsi con la popolazione italiana e con la malavita organizzata, profondamente radicata in questo territorio. Durante questi mesi, la comunità venne scossa dalla morte di Mary, bambina africana di appena 7 anni, uccisa nel 2012, massacrata di botte da un suo connazionale. Questo evento terribile ha dato l’input per la nascita di questa canzone, che ha poi coinvolto l’intera comunità africana, indignata da questo tragico evento e che per questo ha unito le proprie forze per partecipare attivamente al video, in modo da far conoscere il più possibile ciò che era accaduto e mandare un messaggio di pace e solidarietà. Un grido musicale, che porta con sè un nobile messaggio di pace, dall’impatto forte e deciso, diretto a quanti ancora alimentano odio e razzismo. Il pezzo è accompagnato da un video realizzato da Cristian Biasin, un girato tanto forte quanto ben realizzato che vede come protagonista Signor Dream oltre, come detto, ai molti immigrati appartenenti alla comunità africana di Castel Volturno, che attraverso il loro volto e il loro vissuto spesso molto “forte”, portano ancora più potenza allo spirito del brano e alle già efficaci parole scritte nelle rime del giovane talento campano. Un risultato che, oltre a convincere per gli aspetti tecnici e musicali, si rivela una canzone simbolo dell’antirazzismo, nata come omaggio a Mary ma che può diventare un omaggio a chi ancora oggi è vittima di abusi razziali e denigrazione.
Un video che si apre con una citazione – non casuale – di Miriam Makeba: “La violenza va sempre rifiutata, perché a farne le spese è poi la gente comune”, aforisma dell’artista sudafricana nota sia per la propria produzione musicale che per l’impegno sociale, iniziato nella lotta all’Appartheid e proseguito proprio fino a Castel Volturno, dove morì nel 2008 per un attacco cardiaco, poco dopo essere salita su un palco ad un concerto contro la camorra che pochi mesi prima, proprio all’interno della comunità multietnica della cittadina del casertano, fu responsabile di una strage che portò all’uccisione di 6 immigrati, che si scoprì essere totalmente estranei alle attività legate al regolamento di conti di stampo camorristico, opera del clan dei Casalesi.
Signor Dream nasce a Caserta nel 1991, dove si avvicina alla musica sin da subito grazie alla madre, insegnante di pianoforte che negli anni lo ha seguito nello studio di questo strumento. A 13 anni inizia a scoprire il mondo del rap e dell’hip-hop, apprezzandone la libertà espressiva e la verità dei temi trattati dagli artisti. In poco tempo l’amore per questo genere aumenta a dismisura, una passione che lo spinge e a lavorare duro con l’obbiettivo di diventare un rapper affermato. Nascono le sue prime rime, arriva ad incidere i primi pezzi e a scoprire il gusto di collaborare con altri artisti, dando il via ad una lunga serie di collaborazioni, che lo spingono anche oltreconfine, spaziando dall’Argentina con il gruppo SieteCasas agli Stati Uniti con Gata e Jojo Pellegrino. La gavetta è lunga e si concretizza con il primo video Sparo Parole, che raggiunge in poche settimane le 100.000 visualizzazioni su YouTube. Una canzone molto riuscita che fa ottenere a Dream un forte riscontro, aprendogli le porte di collaborazioni con importanti network radiofonici come la campana Radio Marte e Radio KissKiss. Un risultato lusinghiero che spinge il giovane artista a continuare un importante lavoro di ricerca, con l’obiettivo di ricercare le giuste sonorità che possano rappresentarlo al meglio, nella speranza di riuscire a comunicare al pubblico il suo pensiero e la sua linea espressiva. Al lavoro in studio abbina un’intensa attività live, conoscendo artisti del calibro di Clementino e Rosario Miraggio, ai quali apre i concerti, fino all’esperienza radiofonica su Radio Primarete, con una rubrica tutta sua, intitolata The Voice of The Voiceless. Il 2014 si chiude con il lancio di Chi Muore E’ Un Fiore, disponibile su tutte le piattaforme di digital download, proprio mentre Signor Dream è impegnato negli ultimissimi ritocchi sul suo progetto discografico d’esordio Fuori Tutto Vol.1, in uscita nel 2015, con brani inediti scritti e composti da lui che, nel frattempo è già al lavoro sull’embrione del prossimo progetto discografico.
Per ora possiamo goderci il piacevole pugno nello stomaco che è stato capace di darci con Chi Muore E’ Un Fiore, esempio di come la buona musica possa regalare emozioni e spunti di riflessione, sia nel lavoro dei grandi big che nel caso di validi emergenti come Signor Dream, un giovanissimo artista che è riuscito ad ottenere un risultato eccellente, in equilibrio tra contenuti, talento e originalità con un saper fare che, se confermato nei suoi futuri lavori, siamo certi saprà portarlo verso traguardi molto importanti.
Per conoscere meglio il mondo musicale di Signor Dream, vi rimandiamo alla sua pagina ufficiale Facebook (QUI) e al suo sito ufficiale (QUI).
CHI MUORE È UN FIORE – TESTO – SIGNOR DREAM
Tu fatto in giro,
tu fotti in giro,
bianco e nero,
un solo credo,
un solo Dio,
senza un colore,
senza un colore,
senza un colore,
ma con lo stesso cuore,
mi chiedo se tu potessi capire,
la mia Bibbia dice
“ascolta le parole,
siamo nati per morire”,
noi, siamo soldati all’inferno di questa esistenza,
combattiamo il buio, questa è resistenza!
Prendimi la mano e portami lontano con te,
una risposta, già so che vedo!
dimmi se c’è un solo Paradiso per me.
solo una lacrima cadrà da questo cielo!
Ora come ora questo fuoco non può spegnersi,
specchio sul mondo,vedi il dolore!
ma tu dove sei,dimmi il perché, non sei qui.
nella città chi muore è un fiore!
Dove andrai, non lo sai,
sguardo su, camminerai,
mentre tu calpesti i piedi,
io vedo ciò che tu non vedi,
abbandonati nel posto in cui sono,
storie di vite diverse tra loro,
storie più tristi, chiedo perdono,
chiamami in cielo, ma sai che non volo!
Io resto qui che lotterò
coi pugni in alto e prego,
aiuta il prossimo ,
con gli occhi di anche un cieco,
dalla fame alla fama,
mondo affila la lama,
ma il percorso è un po’ lungo,
e hanno chiuso la strada!
E tu Dio, soffri e non piangi,
da quelle notti dai lunghi viaggi ,
vedi i bambini che crescono a stento,
come fiori nel cemento,
non parli, tu guardi,
ci senti, non salvi,
io vedo, osservo finchè non scrivo,
e invece di uno faccio un doppio respiro e grido:
“I WANNA BE, I WANNA BE”,
questa è la voce di chi sopravvive,
parla da solo fino al confine,
prima uno muore prima uno vive,
quindi è l’inizio dopo la fine,
tra me e te io invoco me,
quindi via da qui, cerco Dio, dov è?
E non morire mai,
anche se tira troppo vento nei tuoi occhi,
cerca di resistere,
anche con le lacrime!
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