Accade che Mara Maionchi rilascia un’intervista al quotidiano Libero, nella quale come al solito porta tutta la sua diretta personalità oltre a molti aneddoti di una lunga carriera, che negli ultimi anni l’ha vista protagonista di una fortissima attenzione mediatica, da quando la sua grinta irriverente arrivò al tavolo dei giudici del primo XFactor (condiviso con Morgan e Simona Ventura) fino al ritorno sul luogo del delitto come conduttrice dell’XtraFactor, trasmissione appendice dei live show, con clamoroso successo negli scorsi mesi. In quest’intervista Mara traccia anche un bilancio del proprio lavoro da discografica, commentando anche la carriera di Tony Maiello, giovane talento che nel periodo tra il 2008 e il 2011 è stato seguito dall’etichetta Non ho l’età, che Mara gestisce con il marito Alberto Salerno, celebre paroliere. Dichiarazioni che non devono essere piaciute a Tony, che ha voluto replicare attraverso la propria pagina Facebook.
Tony Maiello nella prima edizione di X-Factor viene portato in finale da Mara e da lei viene preferito ad altri talenti (vedi Ilaria Porceddu). Tony si guadagnò un quarto posto (dietro ad Aram Quartet , Giusy Ferreri e Emanuele Dabbono) ed un inedito intitolato Mi togli il respiro, che lo fa debuttare nel mercato discografico. Qualche anno dopo il talent Mara Maionchi sceglie di investire sul giovane talento campano, arruolandolo nella sua etichetta Non ho l’età. Il lavoro su Tony parte e si sviluppa nello stile del gruppo di lavoro della Maionchi, niente fretta, niente ricerca di hit “meteora”, filosofia che porta al primo EP Ama Calma, nel 2009. L’anno successivo la grande occasione, Tony Maiello partecipa al Festival di Sanremo 2010 tra le Nuove Proposte, vincendo con il brano Il linguaggio della resa, che porta all’omonimo album: l’apice di una giovane carriera che però coincide anche con la separazione delle strade tra Maiello e la Maionchi.
In quest’intervista Mara, parlando dei suoi errori professionali ad Alessandra Menzani (leggila tutta cliccando QUI) , cita ad esempio proprio Tony:
«… il caso Tony Maiello. Fece il primo X Factor, lo portai a Sanremo e vinse le Nuove Proposte. Poi si è adagiato, stop. Forse non era ancora pronto per Sanremo…»
Dopo qualche ora dalla divulgazione dell’intervista, Tony Maiello, nel proporre il link alla stessa, commenta così:
«Non mi sono mai adagiato, ho sempre combattuto…anche contro me stesso. Pronto o non pronto spettava anche a qualcun altro “indicare” il giusto percorso ad un ragazzo di 20 anni. Meditate, poi parlate e alla fine, a limite, scrivete.»
All Music Italia, qualche tempo fa ha avuto l’occasione di intervistare sia Mara Maionchi (QUI) che Alberto Salerno (QUI) , e proprio quest’ultimo citò Tony come la scommessa persa della quale si rammaricava di più, definendolo “sfortunato”. Un commento che lasciava traspirare rispetto per un artista che aveva percorso un tratto di strada insieme a loro e una punta di amarezza per non aver sviluppato al meglio tale progetto, così come nelle parole di Mara che al nostro portale dichiarò la delusione del postSanremo di Tony quando «…nonostante la vittoria, i risultati concreti sono stati stranamente al di sotto delle aspettative e anche l”atteggiamento da parte degli addetti ai lavori è stato così malevolo da farmi credere che fosse colpa mia…»
La replica di Tony rivela quanto la questione sia ancora un nervo scoperto per il giovane artista, complici le dichiarazioni al solito molto dirette di Mara Maionchi (ma anche umili tenendo conto che si tratta comunque di un’ammissione di errore), che ai tempi del divorzio tra lui e la casa discografica, interrogato a riguardo specificava che tale decisione era stata maturata da una scelta personale, serenamente condivisa con la Maionchi, dichiarando:
«…voglio subito chiarire che è stato fatto tutto nella massima serenità ed onestà. Non ci sono state incomprensioni tra me, Mara e suo marito Alberto Salerno. Un giorno ho spiegato a loro che avevo deciso di far da solo e cimentarmi seriamente nella scrittura per trovare nuovi stimoli. Sapevo benissimo che avrei dovuto lavorare sodo. Insomma l’hanno presa abbastanza bene e hanno rispettato le mie idee, dopo una sola settimana ero già discograficamente libero..»
Una scelta che però lo manda in crisi, portandolo subito ad incontrare ostacoli molto impegnativi per un ragazzo così giovane:
«Dopo, è iniziato un periodo difficile, molto difficile. Ho dovuto lottare contro quelli che io chiamo ‘i miei mostri’, con il buio… Insomma ho avuto un principio di depressione e non ho nessun problema ad ammetterlo. Mi sentivo molto abbattuto e ho dovuto far fronte a dubbi interiori e incognite sulla mia vita. Non mi riconoscevo più…»
Inquietudini piuttosto comprensibili per un’ artista così giovane, nato nel 1989, che Tony ha saputo affrontare e superare in un percorso di crescita umana e artistica, che lo ha portato alla realizzazione di alcuni singoli con un etichetta indipendente, la Rosso al tramonto. Un percorso al quale auguriamo ogni bene e che lo vedrà protagonista nei prossimi mesi del lancio di un nuovo album, che dovrebbe intitolarsi #Senticomesuona.