La line-up di giudici per la terza edizione di The Voice of Italy sembra confermata.
Chi si aspettava una rivoluzione fra le sedie girevoli del talent di Rai Due rimarrà deluso: ad abbandonare il programma sarà solo Raffaella Carrà, impegnata con lo show di Rai Uno Forte Forte Forte, sostituita come comunicato qualche giorno fa dalla coppia formata da Roby e Francesco Facchinetti, grazie ai quali debutterà anche in Italia la prima doppia-poltrona.
Noemi, che qualche mese fa per il settimanale Chi sembrava fuori dai giochi, contraria al trionfo di Sister Cristina e decisa a proseguire per la sua strada musicale, sembra essere tornata sui propri passi (complice probabilmente i risultati deludenti di Made in London).
A confermarlo in via indiretta tramite Twitter Andrea Rodini, produttore di Renzo Rubino e vocal coach conosciuto ad X Factor, che si riunirà ad una delle sue pupille (fu proprio lui a guidarla con Morgan nella seconda edizione) in qualità di vocal coach anche a The Voice of Italy.
A chiudere il quartetto J-Ax e Piero Pelù. Se il primo dopo la fine della seconda edizione si diceva non ancora convinto sul proseguire l’avventura televisiva, il rocker toscano non ha mai rilasciato dichiarazioni su un possibile abbandono.
La missione della nuova stagione di The Voice sarà indubbiamente provare a lanciare (finalmente) una popstar capace di issarsi nelle classifiche di vendita. Nelle prime due edizioni il risultato non è stato raggiunto, sebbene diversi concorrenti stiano riuscendo pian piano a dire la loro nel panorama musicale.
Da Elhaida Dani, prossima rappresentante albanese all’Eurovision Song Contest, a Tommaso Pini, Manuel Foresta e Francesco Guasti ad un passo dal palco dell’Ariston, da Timothy Cavicchini e Veronica De Simone, visti rispettivamente al Coca Cola Summer Festival e nella categoria Giovani dello scorso Sanremo, passando per Giacomo Voli, fresco di nuovo singolo, Dylan Magon, unico concorrente dell’edizione 2014 a pubblicare un EP assieme a Sister Cristina e Lorenzo Campani, voce del progetto New Era di Mogol.