Un nuovo disco per L’Invasione degli Omini Verdi, una delle realtà più importanti e credibili della difficile ma vivissima scena punk-rock made in Italy. Un progetto che vede la luce a distanza di solo 1 anno e mezzo dal precedente Il Banco Piange, disco che ha portato al collettivo musicale un gran ritorno di gradimento sia dalla critica che dal pubblico. In questa nuova avventura il gruppo presenta al pubblico un doppio disco intitolato 16 anni dopo nel quale decidono di lanciare una grande sfida: selezionare 23 brani andando ad attingere ai 6 dischi che hanno caratterizzato la loro carriera e donare loro una veste totalmente nuova, in una sorta di “celebrazione” innovativa che prevede anche il lancio di 3 brani inediti.
16 anni dopo vedrà la luce il 17 febbraio in digitale e il 24 febbraio nella versione fisica che sarà composta da 2 dischi.Il primo CD è costituito interamente da brani totalmente risuonati e ricantati dal gruppo durante un intenso lavoro in studio. Un rimaneggiamento che porta nuova linfa ad una produzione musicale che si trova ora a muovere i primi passi di una seconda vita, guidati da un sound profondamente rinnovato e frutto di un evoluzione che il repertorio della band ha subito durante anni di intensa attività live. La scelta di riproporre questa sorta di “Best of” viene raccontata dalla band con queste parole:
“Dopo 16 anni sui palchi è naturale che i brani abbiano subito un’evoluzione, dei riarrangiamenti, a volte piccoli, altre volte sostanziali, vuoi per gusto o per semplice ispirazione del momento. Tutto questo ha dato, negli anni, ai nostri brani un’aria diversa, più fresca e sempre attuale. Abbiamo deciso che, per celebrare la nostra lunga carriera, avremmo potuto re-inciderli e sentire cosa sarebbe accaduto. Abbiamo scoperto con sorpresa che le nostre canzoni non sono invecchiate affatto. Moltissimi testi sono ancora più attuali di un tempo, la potenza è quintuplicata e ora suonano come li avevamo in testa tanti anni fa… sono più belli, sono tutti nuovi!”
Nel secondo CD su 8 brani complessivi troviamo 3 inediti, che sono la naturale prosecuzione del percorso avviato nel precedente Il banco piange. La ricerca di un equilibrio tra melodia e potenza, con uno stile energico al punto di sfiorare il concetto di violenza che emerge prepotente in questo disco, dove la tracklist è completata da un B-Side (E c’è), la cover di Police on my back dei Clash, 2 versioni acustiche (Nato morto e Ancora qui) e una radio version (Il tempo in scatola).
L’Invasione degli Omini Verdi è un gruppo nato nella provincia bresciana nel 1999 e capace in pochi anni di diventare fra le punk rock band più famose del nostro paese, in compagnia di nomi come Punkreas, Porno Riviste e Shandon. La band era composta inizialmente da Maurizio alla batteria, Alessandro alla voce, Patrick al basso, Peco e Fano alle chitarre. Una formazione destinata a variare più volte nel corso degli anni: poco dopo la nascita Fano lasciò il gruppo ed Alessandro lo sostituì.
Fu composto e pubblicato a marzo 2000 il demo omonimo che rese la band immediatamente conosciuta nell’ambiente underground nazionale. Nel 2001 uscì il disco d’esordio Veniamo in pace. Nel 2002, Peco lasciò improvvisamente il gruppo e fu immediatamente sostituito da Gio ed ad Ale decise di lasciare la chitarra e dedicarsi a cantare dando, inoltre, alla band un taglio più tecnico e d’impatto hardcore. Nel 2009, dopo altri 3 dischi di successo il bassista storico, Patrick, lascia il gruppo, sostituito da Giacomo.
Nel 2010, oltre ad osservare una tregua nel turnover di componenti, esce il nuovo disco Nel nome di chi che riscuote grande successo e li porta a partecipare al Festival musicale Woodstock 5 Stelle organizzato a Cesena dal blog di Beppe Grillo. Il percorso discografico li porta nel 2013 a Il Banco Piange, disco che contiene Ancora qui, singolo che entra in heavy rotation su Virgin Radio Italia e portando la band a un’altra serie di successi, con un’attività live parallela a quella discografica che porta L’Invasione degli Omini Verdi a più di 500 concerti in tutta Europa.
Un percorso che segna un crescendo di credibilità e consensi, raccolti in 16 anni dopo per tracciare un bilancio provvisorio capace di innovare e lanciare L’Invasione degli Omini Verdi verso nuovi ambiziosi traguardi.