Una delle più belle notizie giunteci negli ultimi giorni: Erica Mou sta per tornare sulla scena musicale italiana con un disco tutto nuovo, già pronto per essere pubblicato e in dirittura d’arrivo in tutti i negozi di dischi a partire dalla prossima primavera.
A svelarlo la giovane artista pugliese, classe 1990, attraverso un annuncio dalla sua pagina Facebook ufficiale.
Colpiscono le parole: «Come se fosse un nuovo debutto». Da questa premessa, possiamo cogliere che sarà un disco differente dai precedenti, frutto di un’evoluzione profonda nella vita e nella cifra artistica di Erica. La foto, imbiancata di neve, ci mostra una ragazza serena, con un sorriso accennato e un’espressione distesa, anche se nell’ultimo anno la cantautrice ne ha vissuti di momenti difficili. Chi ha imparato a conoscerla, sa bene che lei non è certo il tipo di personaggio che va a raccontare in giro per tv e giornali i propri affanni, ma nonostante ciò sappiamo che il suo 2014 – salvo la soddisfazione della candidatura ai David di Donatello per la Migliore Canzone Originale con Dove cadono i fulmini – è stato un anno duro, a causa della perdita della madre e di un problema alle corde vocali, che fortunatamente non ha richiesto intervento chirurgico.
Ne parla a distanza di tempo, ancora una volta, Erica dalla sua viva voce, sul proprio blog personale, rivolgendosi ad amici e sostenitori. Il titolo della pubblicazione – datata 25 nov 2014 – recita emblematico: “Mouta”. Riportiamo un estratto, leggetelo attentamente perché fa comprendere molte cose.
«Sono stata zitta un mese. Ma muta muta muta.
Un anno e mezzo fa ho avuto un problema alle corde vocali che mi ha purtroppo accompagnata per tutto il tour di Contro Le Onde. E ancora non è completamente risolto.
Dopo svariate visite mediche e pareri discordanti sono stata da un dottore che, insieme ad alcune medicine, mi ha prescritto il silenzio. E nell’ultimo mese non ho fiatato.
Stare zitti è strano.
[…] Mi sono ritrovata improvvisamente sola con i miei pensieri, pensando a quanto tante volte parlare serva anche semplicemente a distrarsi, a non rimanere soli con sé stessi.
Sono rimasta sola con me e con tutti i pensieri che avevo soffocato. Ho pensato tanto a mia madre, a me, all’amore, alla sofferenza, alle separazioni, alla mia musica, a quello che negli anni ho voluto mostrare di me e a ciò che ho tenuto nascosto.
Ho avuto paura perché ho sempre risolto tutto cantando, affidandomi alla saggezza popolare del “cantachetipassa”… e adesso?
[…] Ho vagato troppo per la casa ma insieme alla mia fantastica band abbiamo continuato a lavorare moltissimo a un nuovo album. Esprimevo le mie opinioni e davo le indicazioni sulle registrazioni scrivendo al computer o su un quaderno o su un pezzo di carta qualsiasi.
E così abbiamo continuato a portare avanti il lavoro sorprendendoci di quanto l’album stesso parli anche di silenzio. Perché le canzoni anticipano situazioni e sentimenti… hanno sempre qualcosa di profetico che giunge a salvarti nel momento giusto.»
In attesa del nuovo lavoro, All Music Italia vi propone l’ascolto dell’ultimo pezzo pubblicato dalla cantautrice, in duetto con Raphael Gualazzi: la canzone si intitola Time for my prayers, colonna sonora del film Un ragazzo d’oro di Pupi Avati. Infine, trovate QUI l’intervista con Erica Mou, da noi realizzata lo scorso giugno 2014.