Gianluca Grignani pubblica il video di Sogni infranti, il brano di cui è anche autore che ha presentato alla 65esima edizione del Festival di Sanremo, partecipazione che arriva a vent’anni dal suo esordio proprio all’Ariston con Destinazione Paradiso.
Sogni infranti è una ballata dall’evidente marchio di fabbrica casa-Grignani, genere che lo ha reso subito riconoscibile nel panorama della musica italiana.
“Questa canzone è figlia del presente, una ‘ballata sociale’ che strizza l’occhio ai cantautori americani nello stile di Bob Dylan e Neil Young, ma anche ai nostri cantautori De André, De Gregori, Paoli e Tenco.
Sarà emozionante calcare il palco dell’Ariston 20 anni esatti dopo il successo del mio album d’esordio La mia storia tra le dita e la realizzazione del successivo La fabbrica di plastica. Due lavori, questi, che mi sono particolarmente a cuore: il primo disco ha venduto 3 milioni di copie, ‘La fabbrica di plastica’ è stata votata da Rolling Stone come la canzone che meglio rappresenta il rock italiano”.
In contemporanea con il festival, Gianluca Grignani pubblica la riedizione del suo ultimo album (Sony Music) intitolata per l’occasione A Volte Esagero – New Edition 2015 e che sarà arricchita da 2 inediti: il brano sanremese Sogni infranti e Preghiera moderna.
Nell’album è anche presente uno straordinario duetto con uno dei rapper del momento, Emis Killa, sulle note di Fuori dai guai e la versione acustica di Vedrai Vedrai di Luigi Tenco, presentata ieri sera sul palco del Festival di Sanremo in occasione della serata dedicata alle cover che Grignani, dalla sua pagina Facebook, commenta così:
Completano la tracklist una nuova versione di Come un tramonto, Non voglio essere un fenomeno, L’amore che non sai, A volte esagero, Il Mostro, Madre, Fuori dai guai, Rivoluzione serena, Maryanne e L’uomo di sabbia.
GIANLUCA GRIGNANI – SOGNI INFRANTI – VIDEO UFFICIALE
TESTO “Sogni infranti”
(G.Grignani)
L’amore è un fiore che nasce
non conosce inverno ed io ci credo
ma credo anche a questo caos
che diventa inferno perché lo vedo
ormai è un po’ che guardo
con freddezza e con distanza
l’informazione e lo show
che fan la stessa danza
e quando è sera non ci riesco
ma vorrei uscire da questo quadro
e aspetto il giorno
che sciolga i pensieri e la musica
che è sempre un po’ più leggera
e ad un passo da me… lei è
ma io se solo io fossi Dio
avrei un sentimento anche io come gli altri
uomini o santi ingannati dai tanti
sogni infranti
sapessi per le strade quello che ho sentito dire
ma non me ne vado
perché un azzurro fiume scende da quelle colline
e non è un caso
che dentro questa noia la città è assorta
lo stato come piombo si sopporta
i ragni fanno nidi sulle tue rovine
come su un ramo
fortuna che c’è lei che mi dona bellezza
dagli occhi suoi
non voglio mai più sentirla lontana
ma io se solo io fossi Dio
avrei un sentimento anche io come gli altri
uomini o santi ingannati dai tanti
sogni infranti
sto qui anche se non mi senti
sto qui sai
sto qui in mezzo a quella gente
che non molla mai sto qui, sto qui, sto qui… sai
ma io se solo io fossi Dio
avrei un sentimento anche io come gli altri
uomini o santi ingannati dai tanti
sogni infranti
sì se io solo io fossi dio tornerei
indietro nel tempo a cancellare le rughe
dai suoi occhi stanchi e a ricucire per tanti
questi anni questi inganni
questi nostri sogni infranti